Un poliziotto è stato condannato per atti sessuali con un minorenne dal tribunale di Rovereto, una condanna confermata anche in appello e diventata definitiva. Oltre all’anno di reclusione, il tribunale ha stabilito la pena accessoria dell’interdizione perpetua da incarichi relativi alla tutela, curatela e amministrazione di sostegno, nonché dall’accesso a incarichi nelle scuole e in istituzioni o strutture pubbliche frequentate principalmente da minori.
La decisione disciplinare del Capo della Polizia
La condanna ha anche comportato la perdita del posto di lavoro per l’uomo, che era un poliziotto e ha dovuto rinunciare alla Divisa a seguito della decisione disciplinare del Capo della Polizia, presa dopo che la condanna è diventata definitiva.
Ricorso al Tar del poliziotto
Nonostante non viva più nella zona del basso Trentino, l’ex poliziotto ha deciso di impugnare la sentenza presentando un ricorso al Tar. Tuttavia, secondo i giudici amministrativi, la sanzione disciplinare era proporzionata alla gravità del reato accertato e ai precedenti disciplinari del ricorrente, nonché al fatto che l’episodio non riguardasse comportamenti in servizio. Il ricorso è stato respinto anche dal Consiglio di Stato.
Avvocato Militare Studio Parente