Non si ferma all’alt, finanziere punta la pistola a un giovane. USIF: “i colleghi hanno agito secondo i protocolli di sicurezza”

Guardia di finanza
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L’episodio, diffuso da un video tramite la pagina Instagram «Welcome to Trento», è avvenuto a inizio giugno quando un giovane alla guida di un’automobile non si è fermato all’«alt» di una pattuglia della guardia di finanza. Per due volte l’automobilista è scappato, con altrettanti inseguimenti da parte dei militari, fino a quando, all’altezza dell’ufficio postale di Lavis (Trento), il giovane si è fermato ma senza voler uscire dalla macchina.

In quel momento un finanziere gli ha puntato la pistola di ordinanza in faccia, con il ragazzo che ha tentato ancora di fuggire, fino a quando non è stato bloccato. La finanza ha spiegato come l’utilizzo della pistola, non armata, sia una modalità di intervento prevista a scopo di deterrente. Il giovane è stato identificato, portato in caserma e denunciato per resistenza.

Solidarietà ai militari da parte del sindacato della Guardia di Finanza USIF: ” i colleghi hanno agito secondo i protocolli di sicurezza”

“L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) esprime solidarietà ai colleghi coinvolti nella vicenda accaduta lo scorso 4 giugno a Lavis, in provincia di Trento. Dal video pubblicato su una pagina Instagram, si vedono le immagini di un Finanziere che punta la pistola alla testa di un soggetto. Ma quello spezzone video documenta solo una parte di quanto accaduto in precedenza, quando l’egiziano in questione ha commesso una serie di azioni: non si è fermato all’alt dei colleghi per ben due volte e si è rifiutato di scendere dall’auto.

Il tutto si è svolto in un centro abitato con i profili di rischio del caso. Alla fine, il soggetto è stato condotto in caserma e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. I fatti, dunque, meritano un’attenta riflessione.

Auspicando che venga fatta chiarezza al più presto, Usif rinnova solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti che, da quanto emerge, hanno agito rispettando tutti i protocolli”. Lo comunica in una nota, Vincenzo Piscozzo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).

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