Continua l’assedio al 55enne che si è barricato in casa a Cordovado. Arrivati i reparti speciali dei Carabinieri

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Non si sblocca la situazione a Cordovado, dove Luca Orlandi, un ingegnere 55enne, ex ufficiale di complemento dei Carabinieri, è asserragliato dalla mattinata di mercoledì, armato, nella propria abitazione nel centro del paese. 

Smentita dai carabinieri la voce in base alla quale in mattinata  l’uomo, brandendo una pistola, avrebbe urlato contro alcuni compaesani. 

Poco chiaro al momento come sia stato dato l’allarme e da quale situazione sia scaturita la determinazione di barricarsi in casa.  Secondo fonti delle forze dell’ordine, Orlandi aveva il porto d’armi non rinnovato da anni, ed era autorizzato alla semplice detenzione: per continuare ad avere questo permesso avrebbe dovuto presentare certificato medico. In assenza di questo certificato, è scattata la procedura per il provvedimento di revoca, e di ritiro delle armi stesse. A sua disposizione, Orlandi avrebbe anche una pistola.

Intanto in serata l’uomo ha postato degli audio su un suo canale Youtube, nell’ultimo si rivolge ad uno dei negoziatori impiegati dagli investigatori per indurlo a desistere.

Sullo stesso canale però si ritrovano video in cui, dinanzi al telefonino, l’uomo affronta la questione delle sue armi e della perizia necessaria alla detenzione delle stesse: il primo video risale a 13 giorni fa.  

“L’uomo ha nella propria disponibilità fucili per uso sportivo” ha confermato il questore di Pordenone, Luca Carocci, che sta seguendo in prima persona la vicenda in sinergia con i carabinieri.

“I suoi atteggiamenti odierni derivano, con ogni probabilità, dalle puntuali verifiche dei nostri uffici – ha precisato Carocci- che hanno permesso di evidenziare anomalie nell’equilibrio psicofisico di questo soggetto, all’atto del rinnovo del permesso per la detenzione delle armi”. Era previsto quindi un sequestro delle stesse.

Il provvedimento a suo carico avrebbe spinto l’uomo a pubblicare dei video sul proprio profilo social nei quali minacciava le autorità e annunciava gesti autolesionistici.

Per convincerlo a uscire di casa, sono al lavoro i negoziatori dei carabinieri con l’ausilio di uno psicologo. Sul posto anche polizia locale, vigili del fuoco, un’ambulanza e la protezione civile.

Nel primo pomeriggio sono state staccate le utenze di luce e gas, per scongiurare rischi per l’occupante dell’appartamento e per le forze dell’ordine.

Sul posto sono giunti i reparti speciali dei carabinieri che si sono disposti in tutto il perimetro, in caso si rendesse necessaria un’irruzione.

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