Banca dati interforze CED SDI : come scoprire se è presente segnalazione delle Forze di polizia che ci riguarda

Banca dati interforze come scoprire se è presente segnalazione delle Forze di polizia che ci riguarda
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Le Forze di Polizia si avvalgono di una banca dati che contiene tutte le informazioni acquisite nel corso di attività amministrative e di prevenzione o repressione dei reatiViene detto sistema informatico interforze CED – SDI. Le informazioni confluite in questo centro di elaborazioni dati consentono l’immediata consultazione e utilizzo anche da parte delle forze di polizia che non le hanno originate.

Una legge del 1981, la n. 121, obbliga tutto il personale della polizia a far confluire all’interno del CED, nel più breve tempo possibile ed in forma sintetica, qualsiasi informazione su ogni fenomeno censito dalle forze di polizia stessa: ossia tanto le notizie relative ad attività di vigilanza e controllo (su strade, mari, locali, bar, esercizi pubblici, ecc.), tanto quelle risultanti da sentenze o procedimenti giudiziari, tanto quelle desunte da atti di polizia giudiziaria svolte a iniziativa o in esecuzioni di ordini del tribunale o della Procura della Repubblica. Si pensi, ad esempio, a un arresto in flagranza.

Come sapere se sono presente nella banca dati della polizia? 

In verità non è così difficile. Anzi: si tratta di dati che possono essere rivelati al diretto interessato anche nel rispetto del suo diritto alla difesa.

Chi può prendere visione delle informazioni della banca dati della polizia?

Un creditore, un datore di lavoro, un cittadino qualsiasi non può accedere al sistema interforze. L’accesso alla banca dati della polizia è infatti consentito solo agli ufficiali di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, ai funzionari dei servizi per le informazioni e la sicurezza ed agenti di polizia giudiziaria autorizzati. Quando si tratta di informazioni relative ad un procedimento penale, segrete o segretate, la loro consultazione è riservata a ufficiali di polizia giudiziaria assegnati ai “Servizi” di polizia giudiziaria, alla D.I.A, alla Direzione centrale per i servizi antidroga e a Uffici centrali della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri deputati al contrasto del terrorismo.

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Chi ha diritto di accesso alle informazioni della banca dati della polizia?

Per legge ogni cittadino ha diritto di sapere se il proprio nominativo è segnalato nella banca dati della polizia. L’accesso dunque è esercitabile solo con riferimento alle informazioni relative alla propria persona e non a quella di terzi.

Come presentare la domanda per sapere se si è presenti nella banca dati della polizia?

Il diretto interessato deve presentare una apposita richiesta compilando i moduli prestampati qui di seguito allegati:

Il modulo deve essere ovviamente firmato e datato. Poi bisogna allegare una fotocopia di un documento di identità (ad esempio carta d’identità, passaporto, patente).

Ci sono tre modi per far pervenire la richiesta:

  • con posta (non necessariamente raccomandata) da spedire a: Direzione Centrale della Polizia Criminale/Ufficio Tecnico Giuridico e Contenzioso – via Torre di Mezzavia, n. 9/121 – 00173 ROMA
  • con posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo: dipps.dcpcufficiocontenzioso@pecps.interno.it:
  • presentando manualmente la domanda presso gli uffici territoriali delle forze di polizia. Questi provvederanno a trasmettere la richiesta alla Direzione centrale della polizia criminale.

La domanda per conto di una persona con meno di 18 anni di età deve essere firmata dai genitori o dal tutore nominato dal tribunale.

Numero di telefono della banca dati interforze della polizia

In ogni caso, per maggiori informazioni, si può contattare il servizio di call center banca dati delle forze di polizia al numero telefonico 06.465.42160 (orari di servizio dal lunedì al giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.30 alle 17.30 ed il venerdì dalle ore 10.00 alle 12.30, esclusi i festivi).

Entro quanto tempo arriva la risposta?

La risposta arriva entro 30 giorni da parte dell’Ufficio.

Aggiornamento dei dati

Il richiedente può chiedere anche l’aggiornamento dei propri dati presenti nella banca dati interforze. In tal caso sarà opportuno, anche al fine di velocizzare la procedura di accertamento, inviare copia conforme della documentazione che legittima l’aggiornamento.

Ad esempio, se nella banca dati risulta riportata una sentenza di condanna definitiva in riferimento alla quale però è intervenuta una causa di estinzione del reato, è opportuno inviare copia della dichiarazione emessa dal giudice dell’esecuzione.

Lo stesso dicasi se, a seguito di una condanna penale, è seguita la concessione della riabilitazione: l’interessato potrà inviare copia della relativa ordinanza per far aggiornare l’archivio della polizia.

Per quanto tempo i dati restano raccolti nella banca dati interforze?

I dati della persona sottoposta a indagini penali, anche in caso di accertamento dell’estraneità ai fatti, restano nella banca dati della polizia per venti anni dalla data di archiviazione.

Trascorsi dieci anni, poi, tali informazioni restano visibili ai soli operatori interessati.

laleggepertutti.it

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