Vice ispettore di polizia assiste il padre malato terminale, il Tar accoglie ricorso: non dovrà cambiare sede

Poliziotto TAR

Il vincitore del concorso interno per 1.141 vice ispettori di polizia, pur avendo ottenuto la vittoria, si è visto assegnare una sede diversa da quella di lavoro e residenza. Dopo aver appreso la sua assegnazione in una località distante da Palermo, il poliziotto ha presentato ricorso al Tar, ottenendo la vittoria nel suo caso. La sentenza del Tar ha stabilito che non dovesse subire un cambio di sede, considerando la sua situazione personale delicata.

Una volta informato della sua vittoria nel concorso e della conseguente assegnazione in un’altra sede, il poliziotto palermitano aveva richiesto un trasferimento a Palermo per poter continuare ad assistere il padre, affetto da una grave malattia terminale e beneficiario della legge 104, con assistenza palliativa domiciliare. L’amministrazione ha inizialmente respinto la richiesta, affermando che altri familiari erano in grado di prendersi cura del padre. Ritenendo questa decisione ingiusta, il poliziotto ha deciso di presentare ricorso.

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Gli avvocati hanno sottolineato che l’amministrazione, durante l’assegnazione delle sedi, avrebbe dovuto considerare situazioni particolari come quella del poliziotto e accordare il trasferimento per consentirgli di continuare a prestare servizio nella sua città natale e contemporaneamente assistere il padre malato terminale. Di fronte alla gravità della situazione, è stato presentato un decreto monocratico urgente, e il giudice del Tar Palermo ha accolto le richieste avanzate nel ricorso.

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