Posillipo, si apre voragine: in tre inghiottiti dall’asfalto, poliziotto salva due passanti

Poliziotto Infodivise

Tre feriti con prognosi dai 10 ai 30 giorni. È il bilancio della tragedia sfiorata ieri mattina in via Posillipo con l’asfalto che è sprofondato per circa 4 metri aprendo una voragine proprio dinanzi all’ingresso di un palazzo al civico 77. La cartolina della città cade a pezzi, ancora una volta, probabilmente a causa della mancata o inefficace manutenzione degli ultimi anni. A provocare il crollo di ieri, poco dopo le 8 di mattina, la rottura di un tubo della rete idrica, l’ennesimo dopo i tanti casi già segnalati negli ultimi mesi e negli ultimi anni..

A crollare è stato ieri un tratto di marciapiede di via Posillipo, proprio in corrispondenza dell’ingresso di una palazzina. In quel momento il titolare della vicina pescheria si stava informando con Cesare, il proprietario dell’adiacente panetteria, e con gli inquilini se anche loro avevano poca pressione ai rubinetti dell’acqua. Proprio mentre si stava avvicinando alla palazzina, l’asfalto è crollato e l’uomo è finito inghiottito dalla voragine riportando contusioni ed escoriazioni, oltre a tanta paura.

I residenti hanno subito soccorso l’uomo – conosciutissimo nella zona con il soprannome “Pelé” – e mentre un gruppo di passanti recuperava il signore, gli altri hanno subito avvertito i poliziotti del commissariato di Posillipo, i vigili urbani, i vigili del fuoco e il personale del 118. Nonostante l’interdizione dell’area e il presidio delle forze dell’ordine, un inquilino del palazzo ha provato, nonostante scoraggiato dalle forze dell’ordine, ad uscire dal palazzo camminando a ridosso del crollo.

Il suo passaggio ha però causato la caduta di un’ulteriore porzione di marciapiede ed è finito anch’egli inghiottito dall’asfalto. Alla vista della scena un 37enne agente di polizia si è subito tuffato, con sprezzo del pericolo, all’interno della voragine per salvare il signore. L’uomo è stato poi recuperato dagli altri soccorritori e trasportato al pronto soccorso, operato ad una spalla, con ferite giudicate guaribili in 30 giorni. Ma conseguenze del suo gesto coraggioso ne ha avute anche l’agente di polizia che ha riportato alcune escoriazioni e distorsioni alle dita di una mano: 10 i giorni di prognosi per il poliziotto. «È stato commovente – racconta Giovanni Varriale, titolare del Bar Posillipo e residente dello stabile dove si è verificato il crollo – il coraggio del poliziotto. Se è vero che questo quartiere se ne cade sempre più a pezzi, possiamo almeno consolarci con la generosità di chi indossa la divisa, ma siamo esausti».


Nel corso della mattinata è stato poi effettuato un sopralluogo della Protezione civile e dell’Abc necessario per fermare la fuoriuscita di acqua all’interno della voragine. La buca è stata riparata già nella giornata di ieri. Esclusi problemi di agibilità per i residenti della palazzina. Viene segnalato come già quattro anni fa quello stabile fu interessato dall’allagamento dei sotterranei. Allora si trattò di un problema degli scarichi fognari, stavolta invece la rottura dovrebbe aver riguardato la rete idrica. «Per fortuna – racconta il Cavaliere Carmine Petrone, proprietario di alcuni appartamenti dello stabile – questa volta parliamo di una tragedia sfiorata.

Quando si allagarono i sotterranei facemmo causa al Comune che la perse. Segnalo che fino pochi mesi fa sono stati eseguiti dei lavori sulla rete idrica a 50 metri da dove si è verificato il crollo, mi chiedo come mai non sono state fatte delle verifiche anche in questo tratto».

Ma è tutta Posillipo a cadere sotto i colpi dell’incuria e delle mancate manutenzioni. È da un anno – era il 20 agosto 2021 – che una parte di via Alfano, a Marechiaro, è stata interdetta da quando una porzione di asfalto è crollata. Lavori saltuari e mai terminati che costringono i residenti a fortissimi disagi. Senza contare il crollo del costone di Riva Fiorita un anno fa, il cedimento del pavimento del bar Serpentone, la caduta di un terrapieno in via Petrarca o la chiusura a senso alternato degli anni scorsi della Discesa di Coroglio. Posillipo colabrodo, con la caduta di un grande albero, appena tre settimane fa, al Parco della Gaiola. Poi l’annoso supplizio che sono costretti a subire i pini adiacenti al Parco Virgiliano. Tutto intorno strade sconnesse e buche, riparate per il passaggio del Giro d’Italia con un po’ di pece – come effetto maquillage – e che già si sono riaperte. La cartolina, ormai, sembra davvero strappata.

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