Poliziotta violentata a Napoli: ammissione dell’aggressore con una scrollata di spalle. Aveva già precedenti per molestie

Poliziotta
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Quando lo hanno arrestato ha ammesso i fatti con una disarmante scrollata di spalle, lasciando intendere di aver picchiato e stuprato quella donna solo perché ne aveva voglia. J.M. dovrà comparire davanti al giudice e in queste ore gli investigatori della squadra mobile diretta da Alfredo Fabbrocini scavano nella storia personale del 23enne bengalese autore mercoledì sera nella zona del porto della gravissima violenza ai danni di una poliziotta di 31 anni.

Nel suo recente passato spunta un precedente di polizia per molestie e lesioni che risale a un paio d’anni fa, quandosi trovava in Calabria, a Lamezia Terme. Il suo permesso di soggiorno risulta scaduto nel 2021. A Napoli non ha fissa dimora, prima di arrivare nel capoluogo era stato ospite di connazionali a Sant’Antimo.

Rajib Syid, componente dell’associazione che riunisce i bengalesi di Napoli, lo ha conosciuto: “Qualche mese fa l’ho incontrato e gli ho parlato. Viveva tra via Duomo, piazza Garibaldi, la Galleria Umberto. Ce lo segnalarono perché gridava in strada. Andai da lui e gli chiesi quali fossero i suoi problemi e lui rispose che si lamentava perché non riusciva a trovare lavoro e nessuno lo aiutava, neanche fra i nostri connazionali. Gli risposi che doveva essere lui a darsi da fareper trovare un’occupazione. Riuscii a tranquillizzarlo, almeno in quel momento”.

Aggiunge Rajib Syid che l’uomo non gli sembrò “una persona con un forte disagio psicologico, il fatto che abbia scelto di vivere in strada lo conferma. Per un certo periodo lo avevano ospitato a Sant’Antimo, ma non andava d’accordo con quei ragazzi e se ne andò. Tutta la nostra comunità è scioccata e indignata per quello che è successo ” , conclude.

Nei confronti di J.M. il pool Fasce deboli della Procura diretto dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone ipotizza i reati di violenza sessuale e tentato omicidio e chiede la custodia cautelare in carcere. L’udienza di convalida dell’arresto si terrà questa mattina alla presenza dell’avvocato Francesco Pepe, legale dell’indagato.

La vittima aveva appena terminato il turno di servizio e stava andando a prendere l’auto per tornare a casa, quando è stata stordita con una pietra dall’uomo che mentre abusava di lei l’ha colpita ripetutamente anche stringendole violentemente le mani al collo. È stata lei a chiamare i soccorsi e a fornire una descrizione dell’aggressore che, insieme ai filmati delle telecamere di videosorveglianza hanno consentito di bloccare J.M. nel giro di mezz’ora. La poliziotta è ancora sotto choc, secondo i sanitari guarirà in tre settimane. Le ferite nell’animo restano però molto profonde e non andranno via tanto presto. Ieri le colleghe del Siulp le hanno inviato un fascio di fiori, messaggi di solidarietà e affetto stanno arrivando in questura da ogni parte d’Italia.

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In apertura della riunione che si è tenuta ieri, il prefetto Claudio Palomba ha espresso al questore Alessandro Giuliano ” la massima vicinanza di tutto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ” . Nel corso della seduta si è discusso della videosorveglianza, di una revisione del piano di controllo del territorio, ma si è parlato soprattutto degli interventi da mettere in campo per affrontare, spiega il prefetto, la situazione dei “senza fissa dimora della città.

Dobbiamo censirli e al tempo stesso, insieme con le altre istituzioni, trovare le migliori soluzioni: servono spazi per ospitarli e tutor che possano entrare in sintonia con queste persone e far capire che non possono dormire in mezzo alla strada. Il Comune ci sta già lavorando e anche i servizi sociali, ma se vogliamo ottenere risultati dobbiamo necessariamente coinvolgere anche le Asl e la Curia. È difficile, ma non possiamo fare a meno di mettere in campo la migliore strategia per affrontare questo problema”.

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