Paura in centro a Venezia, ragazza tenta il suicidio: salvata da un poliziotto. ​«Ecco come ho fatto» – VIDEO

Poliziotto venezia
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Paura a Venezia alla Chiesa degli Scalzi, a pochi passi dalla stazione di Santa Lucia, dove una ragazza è salita sull’impalcatura perché voleva suicidarsi ma è stata salvata appena in tempo da un poliziotto eroe, Alberto Crispo, che all’Adnkronos ha raccontato il salvataggio e quei momenti concitati.

La giovane, con un coltello ha tagliato il velo di protezione dell’impalcatura, salendo in cima: subito i numerosi passanti hanno chiamato la Polizia, che si trovava sul posto insieme ai vigili della Locale, e gli agenti sono intervenuti scongiurando il peggio.

«Il mio unico pensiero, la mia speranza, era quello di arrivare in tempo dalla ragazza e salvarla. È l’unica cosa a cui ho pensato.

Ho cercato di salire le scale il più velocemente possibile, cercando di raggiungere la cima dell’impalcatura da dove la ragazza voleva buttarsi», le parole del poliziotto. La donna, con problemi psichici, è ricoverata ora all’ospedale di Venezia: si tratterebbe della stessa persona che sabato scorso è caduta in acqua in Rio di Palazzo, a fianco di Palazzo Ducale.

La scena è stata ripresa dai passanti ed è finita come video sui canali social dei gruppi locali cittadini.

Il racconto del poliziotto: «Così l’ho salvata»

«Eravamo in pattuglia antiborseggio e antiabusivismo in giro per Venezia. In prima mattinata – racconta il poliziotto all’Adnkronos – avevamo notato una ragazza seduta sugli scalini della chiesa della Madonna degli Scalzi. Era un po’ turbata in volto e stava leggendo un libro.

A metà mattinata poi ci ha avvicinato una signora segnalandoci che in cima all’impalcatura dei restauri c’era una ragazza e stava per gettarsi nel vuoto. Noi abbiamo subito immaginato che si potesse trattare della stessa ragazza che era ai piedi dell’impalcatura».

«Appena arrivato – continua Crispo – ho salito le scale con la massima velocità possibile. L’unica cosa a cui pensavo era arrivare in tempo in cima. Quando ho raggiunto l’ultima rampa di scale, ho notato che la ragazza stava per gettarsi: sono arrivato proprio mentre lei stava lasciando la mano per gettarsi di sotto e l’ho presa. Una volta che l’ho tirata su l’ho messa in salvo.

Quando poi si è tranquillizzata l’abbiamo accompagnata in ospedale con i sanitari. La ragazza non ha risposto a nessuna nostra domanda: era sconvolta e non parlava italiano per cui non siamo purtroppo riusciti a dialogare con lei. Sono comunque fiero di quello che ho fatto, della divisa che indosso e di appartenere alla Polizia di Stato». 

leggo.it

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