Papà scopre 20 grammi di marjuana nei pantaloni del figlio e lo porta dai carabinieri per denunciarlo: «L’ho fatto per salvargli la vita»

Carabinieri
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Papà scopre 20 grammi di marjuana nei pantaloni del figlio e lo porta dai carabinieri per denunciarlo: «L’ho fatto per salvargli la vita»

«Ho fatto una cavolata, voglio cambiare vita». Parole di un figlio di appena 14 anni davanti allo sguardo del padre e a quello di un carabiniere che picchia sulla tastiera mentre ascolta la confessione. Il padre è convinto di aver fatto la cosa giusta. «Voglio salvarlo, voglio che cambi». Ha condotto il figlio in caserma (a Chieti) e lo ha denunciato. Dopo aver raccolto la querela il carabiniere ha informato il Tribunale dei Minori dell’Aquila. Il ragazzino deve rispondere di detenzione a fine di spaccio di droga. La storia è quella di una famiglia di persone per bene (parole del sindaco, Renato Sisofo) che ha avuto l’epilogo il giorno della festa di Halloween, in un piccolo borgo in provincia di Chieti. Villamagna. E che è stata raccontata dal Messaggero.

    Nei pantaloni

    È il pomeriggio di Halloween. Il figlio sta per uscire. Il padre lo ferma, gli impone di svuotare le tasche. Il ragazzino obbedisce e si cala i pantaloni. Escono otto dosi di marjuana, circa 20 grammi di droga, verosimilmente pronta per essere consumata e spacciata durante la festa. Lo ha ripetuto più volte il papà di 47 anni. In caserma, al sindaco… Ma è come se avesse il bisogno di ripeterlo a se stesso: «L’ho fatto per salvare mio figlio». Sa che avrà dei problemi. «Ma è l’unico modo che avevamo per fare qualcosa. La decisione l’abbiamo presa assieme, io e mia moglie». E assieme si sono presentati in caserma con il figlio.

    La discussione

    L’adolescente va a scuola a Chieti, alle superiori. Negli ultimi tempi gli insegnanti si sono fatti vivi con i genitori. Per la condotta. Dicono: risponde male, spesso a scuola nemmeno ci va, i voti sono bassi, fioccano le note disciplinari. Mamma e papà s’interrogano, ne parlano.«Il nostro pensiero è andato subito alla droga. Ma non è stato facile, il dialogo con nostro figlio era diventato difficile, penoso». Quando poi hanno scoperto la marjuana nelle mutande, lo hanno accompagnato in caserma a Chieti. «Abbiamo raccontato tutto e consegnato la droga».

    I carabinieri hanno informato la coppia che la quantità di droga e (soprattutto) la divisione in dosi potrebbero impedire la concessione del perdono giudiziale. Ma non è questa la cosa che più li preoccupa in questo momento. «Vogliamo salvare nostro figlio dalla spirale della droga, vogliamo che cambi». Sono gente per bene, una famiglia come tante, chiosa il sindaco.

    corriere.it

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