Palermo, poliziotto blocca un giovane al Borgo Vecchio ma viene picchiato da 40 persone

Poliziotto aggrediti
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Sembra una storia appena uscita dalle cronache palermitane degli anni Ottanta: un poliziotto che insegue un giovane ladro fra le strade del Borgo Vecchio e all’improvviso viene circondato e poi aggredito da una quarantina di persone.

L’agente ha riportato pesanti ferite, i medici del pronto soccorso hanno segnato quaranta giorni di prognosi dopo averlo visitato. E poteva finire anche peggio, gli aggressori che si sono precipitati in strada per liberare il ladro hanno sferrato calci e pugni. Mentre l’altro collega di pattuglia dava l’allarme alla centrale operativa, nel giro pochi minuti sono arrivate diverse volanti al Borgo Vecchio, per liberare il poliziotto ostaggio di un quartiere.

Una sera drammatica nel cuore del mercato, adesso la Questura sta cercando di ricostruire cosa è accaduto attraverso le immagini di alcune telecamere. Chi le ha viste parla di una scena raccapricciante, violenta, brutale.

Pochi istanti prima, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale si erano accorti di due giovani che armeggiavano su uno scooter parcheggiato in via Quintino Sella: i ladri sono riusciti ad appropriarsene e sono scappati. Così è iniziato l’inseguimento, uno degli agenti ha bloccato uno dei ladri. E in quel momento è accaduto l’irreparabile.

Proprio come il 17 aprile 1989. Quel giorno, un poliziotto fu accerchiato da un gruppo di persone che volevano liberare un ragazzo appena fermato dopo il furto di un’autoradio. Allora, però, l’epilogo fu tragico: il poliziotto, picchiato ripetutamente, estrasse la pistola e partì un colpo che uccise il giovane. Si chiamava Stefano Consiglio, “Richetto”. Aveva 16 anni. Una storia diventata famosa perché poi diventò il drammatico finale del film di Marco Risi, “Ragazzi fuori”, il sequel di “Mery per sempre”.

Fino a qualche anno fa, al Borgo Vecchio c’era una lapide in ricordo di Richetto. Poi, il costruttore che ha restaurato il palazzo nel vicolo l’ha tolta, l’ha spostata nella zona di via Messina Marine, dove abita la madre del ragazzo. Il poliziotto invece fu assolto, una sentenza dichiarò che il colpo era partito accidentalmente. E’ rimasta una grande ferita al Borgo Vecchio, che continua ad essere una delle zone franche di Palermo. palermo.repubblica.it

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