Omicidio Willy, sconto di pena ai fratelli Bianchi. La Corte d’appello concede le attenuanti generiche

Willy sconto di pena ai fratelli Bianchi

I fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono stati giudicati estranei alla lite iniziale ma colpevoli al pari degli altri imputati nel caso di pestaggio di Willy Monteiro Duarte, che è durato solo 40 secondi. Queste circostanze hanno spinto la Corte d’Appello a concedere loro le attenuanti generiche, riducendo così la loro condanna iniziale da ergastolo a 24 anni ciascuno.

Per quanto riguarda gli altri imputati, le pene inflitte in primo grado sono state confermate: 23 anni per Francesco Belleggia e 21 anni per Mario Pincarelli.

In merito all’aggressione, la Corte ha sottolineato che tutti gli imputati hanno condiviso in egual modo la responsabilità di accettare il rischio di causare la morte di Willy Monteiro Duarte con i loro colpi. Contrariamente all’interpretazione del Tribunale di Frosinone, la Corte non ha tenuto conto del fatto che il pestaggio è stato innescato dall’arrivo dei Bianchi in un momento in cui la lite era solo una semplice scaramuccia.

La Corte ha affermato che i fratelli Bianchi erano completamente estranei al conflitto iniziale che ha poi portato all’aggressione violenta, ma ha considerato che la condotta degli imputati si è conclusa in un breve lasso di tempo e che l’aggressione può essere attribuita anche agli altri imputati.

Nel riguardo alla sequenza degli eventi, la ricostruzione conferma che “l’aggressione ha inizio con un potente calcio inflitto da Gabriele Bianchi al petto di Willy, utilizzando una tecnica delle arti marziali e con tale forza da spingerlo contro un’auto parcheggiata, seguito da un pugno anch’esso dato da Gabriele Bianchi quando il giovane tenta di rialzarsi”.

Sebbene l’azione successiva sia risultata più confusa e frenetica, soprattutto a causa del timore di reazioni da parte di alcuni presenti nell’assembramento, è stato stabilito con certezza che tutti gli imputati abbiano attivamente partecipato al pestaggio.

In particolare, “Belleggia e Pincarelli si sono immediatamente uniti ai fratelli Bianchi e hanno colpito Willy con un violento calcio alla testa (Belleggia) e con calci e pugni (Pincarelli) quando ormai era a terra e incapace di difendersi.” Per tutti gli imputati è stato dimostrato che avevano una “adesione psicologica” al rischio di uccidere, configurando quindi un omicidio volontario con dolo eventuale.

In effetti, “secondo le norme della comune esperienza, è da escludere completamente che gli imputati abbiano agito con l’unico scopo di causare lesioni alla vittima, specialmente considerando che già dal primo calcio iniziale, Willy era incapace di difendersi”.

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