Nanterre (periferia di Parigi): agente di polizia spara e uccide un ragazzo di 17 anni

Nanterre agente di polizia spara e uccide un ragazzo di 17 anni
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Scontri sono proseguiti nella notte a Nanterre, periferia ovest di Parigi, dove un agente di polizia ha sparato ieri mattina, uccidendolo, a un ragazzo di 17 anni che era alla guida di un’auto e aveva reagito alle intimazioni degli agenti che lo avevano fermato.

L’agente, la cui responsabilità è stata accertata attraverso un video circolato sui social, si trova attualmente in carcere.

Guerriglia, scontri e tensioni in tante banlieue per la morte dell’adolescente. Le circostanze hanno suscitato emozione e rabbia a Nanterre, la città della banlieu parigina dove viveva. La madre del 17enne grida da ieri la sua disperazione: “mi hanno portato via il mio bambino”. 

Le tensioni sono continuate, allargandosi ad altri comuni della periferia nord della regione parigina. Barricate, auto in fiamme, scontri con lacrimogeni e lancio di oggetti sono durati tutta la notte a Nanterre, ad Asnières, a Colombes, a Mantes-la-Jolie e in diverse altre località di banlieue. Danneggiato il municipio di Mantes-la-Jolie.

Nella notte tra ieri e oggi, 31 persone sono state fermate in Francia, con 25 agenti lievemente feriti e una quarantina di auto incendiate, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin.

A Nanterre, nei pressi della prefettura, sono stati sparati dei petardi. In una scuola di musica è scoppiato un incendio, spento prontamente dai vigili del fuoco. Altri incendi sono stati appiccati lungo un binario ferroviario, diverse auto e bidoni della spazzatura sono stati dati alle fiamme e le pensiline degli autobus sono state distrutte. I manifestanti hanno eretto alcune barricate. Le forze di sicurezza hanno risposto più volte con gas lacrimogeni. 

Dopo la morte del ragazzo, è stata aperta un’inchiesta per rifiuto di ottemperare e tentato omicidio di persona che deteneva pubblici poteri. Un’altra inchiesta, aperta per omicidio colposo da parte di persona avente pubblica autorità, è stata affidata all’Ispettorato Generale della Polizia di Stato.

La dinamica dei fatti è ancora confusa e controversa. In un primo momento la polizia aveva detto che il veicolo aveva tentato di investire gli agenti della pattuglia che voleva controllarlo, ma il video che circola sui social mostra che uno dei due poliziotti aveva puntato l’arma sul giovane alla guida. Quando quest’ultimo è ripartito, ha sparato.

Inoltre, nel video si ode chiaramente l’agente gridare al ragazzo: “io ti sparo in testa”. Qualche decina di metri più avanti, l’auto si è schiantata contro un palo e il 17enne è morto poco tempo dopo l’intervento dell’ambulanza.

La morte del ragazzo, già noto alla polizia per guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale, è avvenuta ieri mattina, vicino alla stazione della metropolitana RER di Nanterre. Per buona parte della giornata, la versione ufficiale della polizia era stata che un agente aveva sparato contro l’auto dopo che il veicolo aveva cercato di investire due poliziotti in moto che avevano intimato l’alt. 

Il cordoglio di Macron e l’appello del ministro

Nel corso del consiglio dei ministri a Parigi, il capo dello Stato Emmanuel Macron ha espresso il proprio “cordoglio” per quanto accaduto l’altroieri. E il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha lanciato un appello “alla calma” dopo gli incidenti di questa notte in banlieue che hanno fatto seguito all’uccisione del diciassettenne.

Darmanin ha parlato di “immagini estremamente scioccanti” commentando il video postato sui social in cui si vede il poliziotto puntare l’arma contro il giovane prima di aprire il fuoco, ed ha rinviato alla “verità dell’inchiesta della magistratura”. “In nessun caso – ha detto Darmanin – un gesto come quello che si vede, se l’inchiesta confermerà il contenuto del video, si può giustificare”.

Il dolore di Mbappé

“Sento dolore per la mia Francia”. Anche Kylian Mbappé ha reagito, con un tweet, alla morte del ragazzo ucciso ieri ad un controllo stradale alla periferia di Parigi da un agente di polizia, arrestato con l’accusa di omicidio. “E’ una situazione inaccettabile –  continua il centravanti del PSG e della nazionale, in predicato di trasferirsi al Real Madrid – tutti i miei pensieri vanno agli amici e alla famiglia”. ANSA

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