Muore a 111 anni il bersagliere «Tripolino». Era l’uomo più anziano d’Italia

Bersagliere dell’Esercito Italiano Tripoli Giannini era l’uomo più longevo d’Italia

«Credevo fosse immortale e invece!», così, con uno spirito tutto livornese, Romano Tripoli, figlio di Tripoli Giannini, detto Tripolino, ha annunciato al Comune di Cecina la morte di suo padre, avvenuta a 111 anni: era l’uomo più longevo d’Italia.

Lo rende noto il Comune che a nome di tutta la cittadinanza esprime le condoglianze al figlio Romano e alla famiglia.

Il decesso è avvenuto la mattina del 31 dicembre nell’abitazione di famiglia e i congiunti hanno avvisato anche il municipio: Tripolino Giannini era molto conosciuto, non solo a Cecina.

Oltre a essere la persona più anziana della Penisola, lo era di gran lunga anche fra i Bersaglieri, il corpo dell’Esercito in cui aveva prestato servizio militare, appartenenza rivendicata con orgoglio per tutta la sua vita.

Tripolino Giannini era nato il 20 agosto 1912 a Cecina, sotto la presidenza di Giovanni Giolitti e sotto la monarchia. L’anno prima, Giolitti cominciò la conquista della Libia. Il nome di Tripolino viene proprio da qui, un omaggio che i suoi genitori vollero fare alla campagna di Tripoli.

Tripolino Giannini aveva fatto il commerciante, conduceva un negozio di ortofrutta, e si vantava di aver assistito da uomo del popolo ai grandi fatti storici, dal Novecento finora, fra cui due Guerre Mondiali, l’elezione di una decina di Papi, la Monarchia, la Repubblica.

Ha sempre goduto di buona salute e si fregiava di esser sopravvissuto a più epidemie, dalla Spagnola, che flagellò l’Italia quando era bambino, al Covid, ormai lui già largamente ultracentenario.

Da bersagliere servì «prima in Albania e poi in Francia — ricordava il figlio Romano in un articolo del Corriere della Sera —. Dopo l’8 settembre tornò a Cecina a piedi, impiegandoci tre mesi. Non andò né in montagna né a Salò. Si nascose in campagna, dicendo che i tedeschi “un gli garbavano”».

Così tornò a casa e «si mise a fare l’orto». La moglie morì nel 1982: faceva l’ortolana e rivendeva al mercato le verdure coltivate dal marito.

Tripolino era anche un grande appassionato di sport di cui fu un pioniere come praticante in un’epoca in cui le attività da diporto erano passatempo per nobili, signori e molto benestanti. Infatti partecipò nel 1929 alla prima edizione della corsa podistica Targa Cecina, una competizione del posto, arrivando quarto. La manifestazione viene ancora organizzata e Giannini fino a pochi anni fa ne era lo starter.

Il 20 agosto 2023, per il compleanno numero 111, fu festeggiato non solo dai familiari e dai parenti, ma pure da una delegazione del Comune che a nome di tutta la cittadinanza andò a trovarlo a casa con il vicesindaco Antonio Giuseppe Costantino, e anche dagli esponenti dei circoli di zona dell’Associazione Nazionale dei Bersaglieri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!