Marina Militare: a Brindisi commemorati i marinai scomparsi in mare

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Oggi, Venerdì 9 settembre, la Marina Militare ha celebrato a Brindisi, presso il monumento nazionale al “Marinaio d’Italia”, come ogni anno, la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare” a perenne ricordo dei marinai, militari e civili, che hanno sacrificato la loro vita al servizio della Patria, facendo del mare il loro sacrario e ricade nell’anniversario degli affondamenti della corazzata Roma e dei cacciatorpediniere Vivaldi e Da Noli avvenuti all’indomani dell’armistizio e durante i quali persero la vita otre 1700 marinai.

La commemorazione, giunta al 79° anniversario, è stata l’occasione, per il Sottosegretario di Stato alla Difesa, senatore Stefania Pucciarelli, per  “manifestare profondo senso di riconoscenza a tutti i Marinai, militari e civili, che con abnegazione, spirito di sacrificio e senso del dovere non si sono sottratti alle proprie responsabilità in un biennio caratterizzato da eventi epocali, … come gli effetti di una perdurante emergenza pandemica a cui si sono sovrapposti quelli di una guerra d’aggressione di uno Stato sul confinante, tornata drammaticamente d’attualità anche sul continente europeo – ha detto nel corso del suo intervento -.  

Grazie all’impegno dei professionisti militari e civili del nostro universo marittimo, e al supporto delle loro famiglie, è stato ed è tutt’oggi possibile – non senza le difficoltà attuali e prospettiche che si profilano all’orizzonte – assicurare la continuità dei servizi essenziali; che vanno dagli impegni di difesa avanzata e sicurezza marittima – a partire dal mare nostrum fino alla visione geopolitica e geostrategica del Mediterraneo Allargato da cui così tanto dipendono i nostri destini – alla rete degli approvvigionamenti da cui dipende quasi interamente il nostro sistema imprenditoriale e produttivo.

È fondamentale – ha concluso – che il nostro sistema di difesa e sicurezza sia sempre adeguato e potenziato per fare fronte ai nascenti pericoli per stabilità e pacifica convivenza è necessario continuare a investire in uno strumento militare difensivo. Nella consapevolezza che gli scenari odierni e futuribili richiedono nuovi e diversi approcci che incidono particolarmente nella dimensione marittima”. 

pressmare.it

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