L’ex terrorista Battisti declassificato a detenuto comune. FdI all’attacco: “Vergogna”

Cesare battisti
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Da alcuni giorni Cesare Battisti è un detenuto comune. Il regime di carcerazione dell’ex terrorista, arrestato a gennaio del 2019 in Bolivia, fino ad ora recluso in regime di alta sicurezza, è stato declassificato. Il provvedimento dell’amministrazione penitenziaria gli è stato notificato nel carcere di Ferrara, dove si trova da giugno 2021. E adesso potrebbe essere presto trasferito a Parma.

Era stato lo stesso Battisti a sollecitare il provvedimento con diverse istanze ribadendo ai magistrati la volontà “di scontare la pena positivamente e costruttivamente”. Nel carcere ferrarese viveva in regime di semi-isolamento, coltivando l’orto da solo (il progetto Galeottorto) e seguendo un corso di scrittura creativa.

L’avvocato: “Non c’è nessun pericolo, sconterà la sua pena”

“Quella di prima era una decisione sbagliata: l’ultimo reato commesso da Cesare Battisti risale al 1979, non c’è nessun pericolo di un ritorno al terrorismo e declassificare il suo regime carcerario è la scelta corretta che nulla cambia rispetto alla pena che deve scontare e che non costituisce nessuna offesa alle vittime. E’ una decisione interna al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e che non va strumentalizzata politicamente”, dice Davide Steccanella, difensore dell’ex leader dei Pac. 

Il Dap: “Non sarà comunque un detenuto come tutti gli altri”

Il declassamento del regime carcerario per Cesare Battisti dall’alta alla media sicurezza è una decisione di natura amministrativa, presa dall’Ufficio massima sicurezza del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che continuerà ad avere la gestione dell’ex terrorista dei Pac. Battisti resta quindi trattato in maniera differente dai detenuti comuni. E’ quanto spiegano fonti del Dap, sottolineando che si tratta di un provvedimento amministrativo, che non passa dal livello politico, e tiene conto di una serie di pareri favorevoli e circolari.
Il percorso parte a maggio, con un parere favorevole alla declassificazione della Dda di Milano, da parte del capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili, magistrato che ha indagato sui Pac e ha interrogato Battisti dopo il suo arresto. A quanto si apprende, vi si evidenzia “l’assenza di rischio proselitismo” e sottolinea il percorso di “rivalutazione critica dei reati”.
Battisti non sarà comunque un detenuto come tutti gli altri, ma la gestione resta in capo all’Ufficio massima sicurezza del Dap, lo stesso che ha firmato la decisione. Passa da un circuito penitenziario a un altro, dove continuerà a scontare l’ergastolo. 

Parere favorevole della Procura di Milano

La Procura di Milano, nei mesi scorsi, ha espresso, attraverso il capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili, parere favorevole alla ‘declassificazione’, poi disposta dall’Amministrazione penitenziaria, da alta sicurezza a comune del regime di carcerazione per Cesare Battisti.  Un parere inoltrato al Dap e nel quale, a quanto si è saputo, è stato indicato che da parte dell’ex terrorista c’è stata una dissociazione dalla lotta armata, che il gruppo in cui militava, ossia i Pac, si è dissolto, perché smantellato tra ’79 e ’80, e che non risultano indagini in corso nei suoi confronti.

FdI all’attacco. “Soccorso al terrorismo rosso”

Ma ora la decisione dei vertici del Dap scatena le polemiche. E’ il responsabile giustizia di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro Delle Vedove ad attaccare la decisione: “Ultimo soccorso al terrorismo rosso. Il terrorista passerebbe dal regime ad alta sicurezza a quello comune, vedendo così la prospettiva di ottenere futuri benefici. Una aberrazione! Dopo anni di latitanza e di fuga dalle sue responsabilità penali, appena assaggiato il regime carcerario italiano il criminale terrorista ottiene la declassificazione a detenuto comune.

Una vergogna! Ancora più una vergogna che il Dap stia prendendo questa gravissima e scellerata decisione a pochi giorni dal cambio del governo. L’impunità del terrorismo rosso non è certamente la politica che il governo di Centrodestra intende mettere in campo”,

E sempre FdI, con il deputato Galeazzi Bignami, annuncia un’interrogazione parlamentare: ” Battisti è e deve rimanere a Ferrara in regime di alta sicurezza come spetta ai terroristi come lui. Il suo trasferimento in regime comune a Parma va bloccato come la declassificazione del suo regime detentivo. Fratelli d’Italia presenterà una interrogazione immediata e fin da subito verificherà cosa sta facendo il DAP proprio ora, a pochi giorni dal cambio di governo, e perché sarebbe stata assunta questa decisione gravissima”. 

repubblica.it

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