L’Aeronautica Militare e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) insieme per condurre esperimenti scientifici sulla Stazione Spaziale Internazionale

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L’Aeronautica Militare e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) insieme per condurre una serie di esperimenti scientifici sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La missione Ax-3, programmata per il 2024 e diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), vedrà la partecipazione del Colonnello Walter Villadei dell’Aeronautica Militare, rappresentando l’Italia. Questa missione offrirà all’Italia l’opportunità di ampliare le proprie competenze in campo scientifico, tecnologico e operativo, coinvolgendo sia enti istituzionali che aziende private nei settori legati alle attività umane nello Spazio.

Con un equipaggio interamente europeo, questa missione, organizzata dalla società statunitense Axiom Space e con partenza dal Kennedy Space Center in Florida a bordo della navetta Crew Dragon di Space X, consentirà agli astronauti a bordo della ISS di condurre una serie di esperimenti scientifici in orbita bassa, conosciuta come Low-Earth Orbit (LEO).

Per quanto riguarda l’Italia, i progetti di ricerca spaziale sono stati promossi da una collaborazione tra il Ministero della Difesa e l’Agenzia Spaziale Italiana, in stretta coordinazione con centri di ricerca, università e aziende. L’obiettivo è di sfruttare l’ampia expertise nazionale nei settori operativi, medici e tecnologici applicati allo spazio attraverso una serie di esperimenti.

In particolare, l’Aeronautica Militare effettuerà, per la prima volta dallo Spazio, attività di sperimentazione sul sistema software ISOC (Italian Space Operations Centre), che costituisce il cuore delle operazioni di Space Situational Awareness (SSA) italiane.

Gli astronauti a bordo della ISS riprodurranno alcune delle analisi solitamente condotte dal Centro SSA, uno dei principali centri operativi spaziali in Europa dedicato al monitoraggio degli oggetti spaziali in ingresso nell’atmosfera terrestre e alla costante sorveglianza di potenziali collisioni tra oggetti spaziali attivi in orbita (compresa la ISS) e detriti spaziali.

Durante le due settimane di permanenza in microgravità, si avrà l’opportunità di testare ed esaminare gli effetti fisiologici del viaggio spaziale sull’organismo umano, con l’obiettivo di comprenderne le modifiche sia dal punto di vista biologico che psicologico.

In questo contesto, l’Aeronautica Militare condurrà uno studio focalizzato sul sistema cardiovascolare, concentrandosi sulle risposte biologiche della funzione endoteliale alla microgravità. Nel frattempo, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) approfondirà la ricerca sugli effetti della microgravità sull’aggregazione delle proteine beta amiloide (Aß), che sono associate a malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.

Inoltre, l’ASI condurrà l’esperimento ORION, volto a studiare la fertilità femminile nelle condizioni di microgravità, e l’esperimento PROMETEO II per esaminare lo stress ossidativo, un fattore chiave in molti effetti negativi del viaggio spaziale, tra cui i disturbi cognitivi e comportamentali.

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