Un’insospettabile infermiera di 30 anni, in servizio nel carcere di Regina Coeli a Roma, è stata arrestata il 20 ottobre con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Invece di somministrare cure mediche ai detenuti, è stata sorpresa mentre consegnava hashish e cocaina a un detenuto durante il suo turno di lavoro.
Questo episodio si aggiunge a una serie di incidenti simili, come l’odontotecnico della Asl del carcere di Rebibbia, sorpreso a introdurre cocaina nella struttura nel dicembre 2022, e l’uso di droni per portare sostanze stupefacenti e cellulari all’interno del penitenziario di Regina Coeli lo scorso agosto.
L’arresto è stato effettuato dal nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Roma, che è stato avvertito da colleghi di Regina Coeli riguardo all’attività illecita dell’infermiera nel locale infermeria del carcere.
Dopo un’indagine dettagliata, è stata arrestata in flagranza di reato mentre consegnava oltre 200 grammi di hashish e circa 25 grammi di cocaina a un detenuto.
Le indagini sono ancora in corso, ma non si esclude la possibilità che l’infermiera agisse come tramite per permettere al detenuto di continuare la sua attività illecita all’interno del carcere. Questi casi sottolineano la sfida costante nel prevenire l’introduzione di sostanze illegali all’interno delle istituzioni penitenziarie da parte degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria.