Il Nuovo Sindacato Carabinieri al Comandante Generale: “Del testimone lasciato dalla Rappresentanza Militare non sappiamo cosa farcene”

carabinieri rappresentanza Militare

Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha inviato una lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi sulla Rappresentanza Militare

Gentile signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Teo Luzi,
nel ringraziarla per gli auguri di buon lavoro formulati ai Sindacati Militari, consci degli onori, degli oneri e delle responsabilità che ci aspettano, con altrettanta convinzione le vogliamo dire che noi di NSC il “testimone” per la tutela e il benessere dei carabinieri, lo abbiamo già raccolto cinque anni or sono, pagandone pure un caro prezzo, esponendoci a procedimenti penali e disciplinari, trasferimenti d’autorità, abbassamento delle note caratteristiche con carriere stroncate e venendo talvolta dipinti come pericolosi sovversivi.

Carabinieri e Rappresentanza Militare: poche luci e molte ombre


La Rappresentanza Militare finalmente cessa il mandato con un bilancio ultra quarantennale di poche luci e molte ombre.

In alcuni momenti della storia della Rappresentanza Militare, abbiamo assistito a degenerazioni dello strumento rappresentativo, già considerato un’arma spuntata, che era palesemente uscito dal proprio alveo istituzionale dove, in alcuni frangenti, è stato toccato il fondo. Abbiamo ancora un doloroso ricordo e memoria della lettura di documenti giudiziari nei quali veniva narrato il comportamento di Alti Ufficiali, che imploravano o chiedevano al delegato COCER, un’ intercessione per il trasferimento di loro stessi o di un parente prossimo.

Non vorremmo mai più leggere queste brutte pagine oramai consegnate alla storia che, seppure siano state valutate prive di rilevanza penale da parte dell’Autorità Giudiziaria, pongono interrogativi di natura etica e morale a cui gli storici dovranno rispondere anziché passare in sordina o rimanere avvolti in un assordante silenzio.

Ma di questo se ne occuperà la storia.
Guardiamo al presente e al futuro dei colleghi che tuteliamo da tempo oramai, con quei sani principi e valori che ci hanno permesso di resistere fino a oggi, senza retrocedere di un millimetro di fronte a intimidazioni e vessazioni.
Buon lavoro Comandante Luzi.


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