Gli angeli custodi e la divisa (da Finanziere)

Guardia di finanza

Riportiamo la testimonianza della signora Stafania, che esprime gratitudine e apprezzamento ai militari della Guardia di Finanza per la vicenda che ha visto protagonista, qualche anno fa, la sua bimba di pochi mesi.

Grazie all’intervento tempestivo nel traffico bloccato e al preventivo allertamento dell’ospedale da parte dei militari, tutto si è risolto nel migliore dei modi.

Stefania non li ha potuti ringraziare sul momento, ma ogni anno, ricordando quei drammatici minuti, rivolge un pensiero di gratitudine a quei militari “apparsi dal nulla”.

La vicenda

Il 20 marzo 2001, esattamente 23 anni fa, mia figlia ha avuto un malore mentre si trovava nel bagnetto. È svenuta e ha iniziato a diventare paonazza, non riusciva più a respirare. Senza esitazione, l’ho avvolta in un asciugamano e ho corso in macchina, io alla guida e mia madre dietro che la teneva. Abbiamo imboccato la statale 195, ma il traffico era folle.

Ho iniziato a suonare il clacson, impaurita e arrabbiata perché nessuno capiva che c’era un’urgenza. Improvvisamente, da qualche parte, forse attirati dal suono frenetico del clacson, una macchina della Guardia di Finanza si è avvicinata.

“Signora, che succede?” ci hanno chiesto.

“La bambina… la bambina non respira”, ho risposto. “Ci pensiamo noi”. Con le sirene e la paletta, hanno aperto il traffico fino ad arrivare di fronte all’ospedale. Non solo ci hanno scortato, ma hanno anche allertato l’ospedale che era pronto ad intervenire.

Non so chi fossero quei militari della Guardia di finanza, ma non dimenticherò mai quel gesto.

Senza il loro intervento, mia figlia avrebbe potuto riportare danni cerebrali. Non ho potuto ringraziarli allora, ma ogni anno, nello stesso giorno, auguro loro ogni bene. Grazie!

Stefania P.

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