Escort e regali in cambio di appalti per smaltimento rifiuti: tra gli indagati anche 2 ufficiali dell’Esercito

Esercito

Un colonnello dell’Esercito, un brigadiere generale e un ingegnere che operavano nel settore militare dello smaltimento rifiuti presso lo stabilimento di Parma dell’AID (ente pubblico controllato dal Ministero della Difesa) sono tra i principali indagati di un’ampia operazione condotta dalla Guardia di Finanza, sotto la guida del colonnello Ivan Bixio e coordinata dalla procura di Reggio Emilia. L’indagine ipotizza reati di corruzione e sfruttamento della prostituzione.

Gli indagati sono accusati di aver ricevuto favori come escort di lusso, soggiorni in hotel di lusso, buoni benzina, cene, champagne e biglietti gratuiti per lo stadio Tardini di Parma, in cambio di lavori e incarichi esclusivi presso l’impianto di termodistruzione. Questo impianto era utilizzato per lo smaltimento e la neutralizzazione di munizioni, missili e bombe al fosforo dell’esercito italiano e di altri paesi della NATO, come Francia e Regno Unito.

L’imprenditore titolare dell’azienda ESA spa di Bibbiano (Re) che otteneva i lavori, è stato posto agli arresti domiciliari. Sua figlia è soggetta a misure interdittive, mentre i tre responsabili dell’impianto industriale della Difesa sono stati sospesi dai pubblici uffici.

Complessivamente, sono 14 le persone coinvolte in un’indagine che ha avuto origine anni fa, quando il nucleo di Polizia Economica della Guardia di Finanza ha iniziato a indagare sugli appalti pubblici a Reggio Emilia.

Questa nuova indagine ha visto un ruolo chiave delle intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti. Il procuratore di Reggio Emilia, ha precisato che le indagini hanno comportato una spesa di circa 68.000 euro, evidenziando assegnazioni di lavori ritenuti illeciti e gonfiati per oltre seicentomila euro solo nell’anno 2023.

Lo stabilimento militare dell’Agenzia Industrie Difesa

Il fulcro degli illeciti risiedeva nel termodistruttore installato presso lo stabilimento militare AID (Agenzia Industrie Difesa) di Noceto, in provincia di Parma, dove si esegue la “demilitarizzazione” degli armamenti obsoleti o inutili.

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