“Comfort zone”, territoriale e Stazioni Carabinieri. Polemiche per la docu-serie “Basco Rosso” trasmessa dalla RAI

Cacciatori di calabria

Polemiche per la docu-serie “Basco Rosso” trasmessa dalla RAI, che ha creato una forte controversia all’interno del’Arma. La docu-serie racconta il percorso di addestramento per entrare negli Squadroni Eliportati Cacciatori mentre definisce le Stazioni come un’area di “comfort zone”

La nota del Sindacato SIM Carabinieri

Oggi ho visto un video promozionale riguardo uno special in onda in questi giorni e, non credendo a quanto sentito, ho cercato il significato di “comfort zone“.

Si definisce zona di comfort lo stato d’animo in cui la persona si sente quando abita un ambiente familiare ed ha il controllo (benché solo illusorio) di ciò che la circonda. Di conseguenza, l’ansia e lo stress sono minimi e la persona si sente a proprio agio.

Sentire in uno spot descrivere la linea territoriale, in riferimento alle Stazioni carabinieri, come un’area di “comfort zone”, sinceramente ci lascia basiti o perlomeno dubbiosi. Forse sarebbe salutare essere impiegati nelle “comfort zone” di Scampia, San Basilio (Roma), Orgosolo Orune o Mamoiada, Locri, Siderno, Foggia o la provincia Bari o nelle altre migliaia di località “comfort” prima di parlare.

Quelle che vengono ritenute “comfort zone“, per il nostro lavoro e per le tutte le persone che vi operano giornalmente, proprio come lo è oggi la Stazione di Lampedusa, non sono da considerare villaggi vacanze, da nord a sud, qualsiasi sia la stazione, non è mai comfort ma una realtà con problemi, disagi, impegni e responsabilità diverse.

Non solo: la mancanza di una reale pianificazione dei servizi, che cambiano ogni dieci minuti, con ferie e riposi che saltano sistematicamente per cui non sai mai cosa farai oggi, figurarsi domani, hanno portato il Comandante Generale in persona ad intervenire con una circolare specifica che difficilmente sarà possibile attuare ma che, sicuramente, permetterà una riflessione su come oggi si vive nelle Stazione territoriali dell’Arma.

Insomma, ci auguriamo che agli allievi che si accingono ad intraprendere il percorso nell’Arma dei Carabinieri, vengano date informazioni reali, non spot da “Rambo”, di cui non abbiamo alcuna necessità, come altresì attendiamo una rettifica dal Comando Generale Arma.

SIM CARABINIERI

Antonio Serpi Segretario Generale Nazionale

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