Carabinieri lo arrestano con sette dosi di cocaina: “Spacciavo per pagare le cure di mia moglie malata”: il giudice lo assolve

Poliziotto droga

Aveva cominciato a spacciare droga dopo essere stato licenziato. Un tentativo disperato per riuscire a pagare le cure mediche alla moglie e consentire al figlio di andare a scuola. Poi, l’uomo che di anni ne ha 48, è stato arrestato lo scorso 26 agosto per spaccio di droga durante un controllo stradale, i carabinieri della stazione di Città Giardino. 

Come riporta tomatoday.it, in auto aveva sette dosi di cocaina e 280 euro. Sul cellulare anche le indicazioni su come e dove consegnare la droga. Un arresto come molti, che in tribunale ha avuto una svolta inaspettata. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, l’uomo ha raccontato al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma le motivazioni del perché lo hanno spinto a spacciare, ma ha anche collaborato con le indagini.

L’uomo ha raccontato che lavorava in Barhain, poi è stato costretto a dimettermi e con la mia famiglia è tornato in Italia. Adesso i due abitano in una casa occupata.  Lo è in attesa del sussidio di disoccupazione, mentre la moglie malata è stata dimessa pochi giorni fa dall’ospedale e deve tornarci periodicamente per dei controlli. Inoltre, la coppia ha un figlio adolescente a carico.  

Così, per guadagnare qualche soldo, ha iniziato a fare il corriere della droga. L’uomo, comunque, non ha precedenti penali. Dopo la convalida, esercitando un suo diritto, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, che in caso di condanna dà diritto a uno sconto. E così, accogliendo una richiesta del difensore, il giudice si è pronunciato per l’assoluzione tenuto conto della particolare tenuità del fatto, dettata dalla modica quantità della droga trasportata.

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