Carabinieri, l’amore in divisa dei due marescialli: «Modello per l’Arma»

Carabinieri
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La scintilla è scattata nel 2011, quando entrambi erano due ragazzi, pieni di sogni e aspirazioni, e stavano frequentando il 12° corso triennale per allievi marescialli, a Velletri. È certamente una storia d’amore speciale quella vissuta da Angelo Capizzi, 37 anni, maresciallo dei carabinieri in servizio al nucleo operativo della Compagnia di Montebelluna, e Angela Maria Guerra, 33enne di origini venezuelane, maresciallo in servizio alla stazione di Volpago del Montello. Da questa famiglia in uniforme sono nate due bellissime bambine, Eleonora di quattro anni e Ginevra che solo da pochi giorni ha festeggiato il primo anno di vita.

Destini incrociati

Angela Maria, nata in Venezuela da padre italiano, si è trasferita in tenerissima età in Italia, in Toscana in particolare, dove ha vissuto e studiato fino a quando è diventata maggiorenne. Poi il sogno, realizzato, di entrare nell’Arma: è stata la svolta della sua vita, prima ancora della sua carriera militare. Angelo è invece di origini goriziane ed è figlio d’Arma. Suo padre era appuntato dei carabinieri ed è venuto prematuramente a mancare quando il figlio era molto giovane.

L’Arma, come fosse una famiglia, lo ha di fatto «adottato», come avviene sempre con gli orfani dei carabinieri. I destini di Angela Maria e Angelo si sono incrociati e intrecciati durante il periodo di formazioni per divenire marescialli: un sentimento, il loro, diventato sempre più forte fino a divenire indissolubile. I futuri coniugi Capizzi hanno trascorso un primo periodo in servizio insieme in Lazio, lei a Velletri e lui a Roma, poi sono stati trasferiti nella Marca, a Montebelluna, dove attualmente vivono e lavorano.

Arma e famiglia

In occasione del 208° anniversario annuale di fondazione dell’Arma, Angelo e Angela Maria sono stati presi a modello per rendere idealmente omaggio a tutte le famiglie che sostengono i loro cari in uniforme, sorreggendoli anche nei momenti più critici, in un lavoro in cui non mancano sacrifici, ansie e preoccupazioni. Come conciliare il servizio nell’Arma con la famiglia? 

Un compito certamente non semplice quello di marito e moglie: fin dall’inizio della loro storia d’amore hanno comunicato, come di prassi, ai rispettivi comandanti il legame che si era creato tra loro, coronato nel matrimonio e nella nascita delle piccole. In questo modo è stato possibile per Angelo e Angela Maria poter svolgere il proprio compito e organizzare il lavoro in turni compatibili con le esigenze della famiglia, tenuto conto anche della tenera età delle figliolette.

Ci sono poi le situazioni di emergenza, quelle in cui il papà o la mamma in divisa devono intervenire e rispondere presente. In questo caso ad entrare in gioco sono le nonne di Eleonora e Ginevra, ben felici di occuparsi e di viziare (ma non troppo) le loro nipotine.

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