Carabiniere salva uomo che aveva subito un arresto cardiaco durante una partita di calcetto

Carabiniere

Il carabiniere Andrea Fiore, in servizio da 16 anni alla stazione di San Giovanni, è diventato un eroe quando ha salvato la vita a un uomo che aveva subito un arresto cardiaco durante una partita di calcetto. L’eroico gesto è avvenuto meno di 30 giorni dopo che Fiore aveva frequentato un corso di formazione in rianimazione cardiopolmonare (BLSD), il quale include procedure di soccorso per adulti, bambini e lattanti.

Il carabiniere racconta l’incidente nel dettaglio: mentre era in servizio di pattugliamento nella zona di competenza, sono stati fermati da un ragazzo che proveniva da un campo sportivo vicino. Questo ragazzo ha riferito che uno dei suoi compagni di gioco era collassato a terra. Il carabiniere Fiore, che aveva recentemente completato il corso BLSD, ha reagito immediatamente e ha iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Grazie alle sue abilità e alla prontezza d’azione, è riuscito a salvare la vita dell’uomo che aveva subito l’arresto cardiaco.

Questo coraggioso atto di salvataggio è stato condiviso durante la “Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare” e ha dimostrato l’importanza della formazione in rianimazione cardiopolmonare e delle competenze di soccorso per situazioni di emergenza. Il carabiniere Andrea Fiore è diventato un esempio di come la preparazione e la prontezza d’animo possono fare la differenza nella salvare vite umane.

Il racconto del carabiniere

Insieme a un altro collega, il carabiniere Giuseppe Salzano, una volta appreso che l’ambulanza tardava ad arrivare, ci siamo precipitati al centro sportivo e abbiamo trovato un uomo in terra, privo di sensi che non respirava”. In arresto cardiaco, con già applicate le placche del defibrillatore sul torace “avendo notato che i soccorritori avevano difficoltà a seguire le indicazioni che l’operatore del 118 forniva loro telefonicamente, in quanto presi dal panico, siamo intervenuti.

Dopo aver scaricato il defibrillatore gli ho praticato il massaggio cardiaco con le trenta compressioni alternandomi con un altro soccorritore che gli praticava la ventilazione”. Un intervento provvidenziale con il calciatore, un 36enne romano, che ha poi ripreso i sensi.

“Una volta che lo abbiamo rianimato – prosegue il carabiniere nel suo intervento alla camera dei Deputati – lo abbiamo collocato in posizione laterale come appreso dal corso IRC (Italian Resuscitation Council ndr). Una volta arrivata l’ambulanza è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni”.

Il militare ha sottolineato l’importanza della formazione dei carabinieri nell’uso del defibrillatore e nelle manovre di rianimazione cardiopolmonare (BLSD), come previsto dalla Legge Mulè. Ha evidenziato come questa formazione abbia dimostrato di essere estremamente efficace nel consentire alle forze di polizia di intervenire in situazioni critiche e di salvare una vita umana.

Il suo intervento tempestivo e competente ha contribuito al lieto fine dell’episodio, dimostrando quanto sia fondamentale il corretto addestramento del personale delle forze dell’ordine nelle procedure di soccorso in situazioni di emergenza.

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