Carabiniere consumava dolci in pasticceria, ma non pagava: «Violati i principi di moralità». Degradato dall’Arma

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Carabiniere «goloso» consuma dolci in pasticceria, ma non paga: l’Arma lo degrada. «Violati i principi di moralità»

Carabiniere condannato per concussione e degradato dall’Arma dopo una condanna in via definitiva ha visto la sua situazione confermata dal Tribunale Amministrativo Regionale (Tar).

Il militare era stato condannato per aver consumato dolci in una pasticceria senza pagare durante il periodo in cui era in servizio a Gioia del Colle.

La condanna, inizialmente a due anni e otto mesi, era stata ridotta in appello a un anno e quattro mesi. L’Arma dei Carabinieri aveva quindi avviato un procedimento disciplinare, che aveva portato alla perdita del grado di appartenenza e al suo trasferimento nell’Esercito italiano.

Il carabiniere aveva fatto ricorso al Tar, sostenendo che i tempi dell’azione disciplinare fossero eccessivamente lunghi e che ci fosse stata una violazione del termine legale di 270 giorni per effettuare verifiche su presunte violazioni disciplinari.

Tuttavia, il Tar ha respinto il ricorso, stabilendo che i tempi dell’azione disciplinare dovevano decorrere dalla data in cui l’amministrazione era venuta a conoscenza della sentenza definitiva di condanna, nel settembre 2020.

Pertanto, la revoca del grado del militare, avvenuta nel maggio 2021, rispettava i termini di legge. Il Tar ha anche ritenuto che il provvedimento fosse adeguatamente motivato, poiché le condotte del carabiniere erano contrarie ai principi di moralità e rettitudine che dovrebbero guidare l’agire di un militare.

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