Bonus 490 euro Forze armate e di Polizia (non goduto), come recuperarlo con il modello 730/2023

Bonus 490 euro Forze armate e di Polizia, come recuperarlo con il modello 730/2023
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Bonus defiscalizzazione, fino a 490 euro di rimborso Irpef per gli appartenenti a forze armate e di polizia. Ecco come fare per recuperarne la parte non goduta dalla dichiarazione dei redditi.

Le Forze armate e di Polizia hanno diritto ormai da qualche anno al bonus defiscalizzazione, un rimborso che – come si legge nell’articolo 45 del decreto legislativo n. 95 del 2017 – è stato introdotto al fine di risolvere la sperequazione che si è venuta a creare tra il personale che ha beneficiato degli interventi dell’ultimo riordino dei ruoli rispetto a coloro che invece – avendo un’anzianità limitata – ne sono stati esclusi.

Nel dettaglio, con questo strumento il personale in servizio con reddito non superiore a 28.974 euro viene rimborsato di tutte – o una parte – le imposte versate sui trattamenti accessori nell’anno precedente a quello di erogazione. Nel dettaglio, nel 2022 la misura massima del rimborso è stata pari a 491 euro e l’importo è stato riconosciuto in sede di conguaglio con la busta paga di febbraio.

Tuttavia, potrebbe succedere che non tutti gli aventi diritto ne abbiano goduto per intero. Il bonus in oggetto, infatti, viene riconosciuto fino a capienza dell’imposta lorda: è dunque possibile che la detrazione d’imposta non trovi capienza e in tal caso si può fruire della parte eccedente in dichiarazione dei redditi.

A tal proposito, nell’apposita guida dell’Agenzia delle Entrate troviamo le istruzioni sul come fare per recuperare la parte di bonus defiscalizzazione non accreditata in busta paga.

Come scoprire se spetta ancora diritto al bonus forze armate e polizia

Solitamente il bonus in oggetto viene pagato automaticamente agli aventi diritto, senza dover attendere la dichiarazione dei redditi per recuperarlo. La riduzione viene infatti applicata direttamente dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta, con il riconoscimento del bonus in un’unica soluzione nell’anno successivo al periodo per il quale viene riconosciuto. Per l’anno 2021, quindi, la maggior parte degli aventi diritto ha già percepito del bonus defiscalizzazione, il quale è stato pagato lo scorso anno.

Ma, come visto sopra, non è detto sia sempre così in quanto è possibile che il dipendente non sia sufficientemente capiente da poter recuperare tutti i 490 euro disponibili.

A tal proposito, il personale militare delle Forze armate, compreso il corpo delle capitanerie di porto, e per il personale delle forze di polizia a ordinamento civile e militare in costanza di servizio nel 2022, può controllare se il bonus erogato lo scorso annoper l’anno 2021, ha raggiunto la soglia massima prevista oppure se vi è ancora una parte di cui si può fruire in dichiarazione dei redditi, semplicemente consultando l’ultima certificazione unica.

Nel dettaglio, se tra le annotazioni della Cu 2023 è presente il codice BO significa che il contribuente ha ancora diritto a una parte di bonus recuperabile in dichiarazione.

Come recuperare il bonus forze armate e polizia con il modello 730/2023

La suddetta annotazione ci dice che è presente una parte di bonus defiscalizzazione non goduto nel 2022 che può essere recuperato in sede di dichiarazione dei redditi. A tal proposito, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate nell’apposita guida, per richiedere la parte di bonus non fruita gli appartenenti alle forze armate e di polizia devono riportare, nel rigo C15 colonna 1, l’importo della detrazione indicato nel punto 384 della Certificazione Unica 2023. In presenza di più Cu, invece, va specificata la somma degli importi indicati nei punti 384 di ciascuna certificazione.

Nella colonna 2 bisogna invece riportare l’importo della detrazione specificato nel punto 385 della Certificazione unica; qualora ne sia presente più di una, invece, è necessario effettuare la somma. Infine, nella colonna 3 va indicato l’importo della detrazione indicato nel punto 516 della Certificazione unica (o la somma nel caso di più Cu).

In questo modo, dunque, la parte restante si aggiunge alle altre detrazioni di cui si può godere in dichiarazione dei redditi, con la possibilità di recuperare quanto non percepito con il cosiddetto bonus Irpef 2023. money.it

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