“Aiuto, ho un coltello nel fianco”. Donna salvata dai Carabinieri. Arrestato il fidanzato già condannato e ai domiciliari

Poliziotti aggressione
[sc name=”facebook” ][/sc]

“Ho un coltello piantato nel fianco, aiutatemi”, è la drammatica telefonata di una donna che ieri ha chiesto l’intervento dei carabinieri di Serravalle Scrivia. La donna, di origine marocchina, vive in località Ca del Sole con il fidanzato e il fratello. Gli investigatori sono convinti che sia stata accoltellata dal fidanzato con cui poco prima aveva avuto una lite e che, interrogato dai militari, ha  provato a mascherare l’accaduto facendolo passare per un incidente domestico.

Quando la pattuglia ha raggiunto la donna l’hanno trovata a terra sofferente ma vigile. Il coltello era penetrato nella carne fino all’impugnatura. Un’ambulanza l’ha trasportata all’ospedale di Novi Ligure mentre in casa sono stati sentiti, separatamente il fidanzato e il fratello della giovane. 

Il fidanzato, 33 anni, si trovava ai domiciliari in quell’abitazione dal dicembre dell’anno scorso per un tentato omicidio commesso nel gennaio 2018 quando a Novi Ligure aveva accoltellato un’uomo durante una lite. Da luglio era stato messo ai domiciliari dal tribunale di Sorveglianza anche per scontare un residuo di pena per droga e violenza a pubblico ufficiale, rissa, lesioni, furto, rapina e danneggiamento.

[sc name=”pubblicit” ][/sc]

È l’unico testimone dei fatti oltre alla ragazza. “È stato un incidente in cucina”, ha cercato di spiegare. Ma il fratello, chiuso in un’altra stanza, ha raccontato una versione molto diversa: ha detto di aver sentito i due fidanzati litigare e poi di aver sentito le grida d’aiuto della sorella. Gli investigatori ritengono la ricostruzione del fratello più credibile perché una coltellata tanto profonda e violenta e la direzione con cui è penetrata la lama non sono compatibili con un incidente. 

Non era la prima volta  che i carabinieri intervenivano in quella casa per le liti tra i due fidanzati. I militari hanno arrestato l’uomo per tentato omicidio.  Oltre ai reati per cui era ristretto ai domiciliari ci sono altri episodi nel passato dell’uomo: Nell’aprile 2017, il marocchino aveva aggredito due carabinieri tentando di accoltellarli e, dopo essersi dato alla fuga, aveva tentato di fare irruzione nella caserma di Novi Ligure, forzando il portone d’ingresso. Era stato bloccato dai carabinieri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!