Agente sorpreso a timbrare il cartellino in mutande: il Comune dovrà reintegrarlo e corrispondergli una somma a titolo di risarcimento

Agente sorpreso a timbrare il cartellino in mutande

La sentenza, definita come una “grande rivincita” da Alberto Muraglia, l’ex vigile di Sanremo coinvolto nel caso dell’operazione Stachanov della Guardia di Finanza sul presunto assenteismo dei dipendenti del Comune di Sanremo, ha avuto un esito favorevole. La sezione lavoro della Corte d’Appello di Genova ha annullato il provvedimento di licenziamento disciplinare a suo carico.

Di conseguenza, Muraglia non solo sarà reintegrato nel suo posto di lavoro, ma il Comune dovrà anche corrispondergli “a titolo di risarcimento del danno la retribuzione globale effettiva dal giorno del licenziamento fino alla data dell’effettiva reintegrazione, al netto degli importi guadagnati negli anni in cui l’ex vigile è stato coinvolto in accuse di truffa e di infedele timbratura del cartellino, durante i quali aveva aperto un laboratorio come ‘tuttofare'”. Questa somma ammonta a circa 250.000 euro.

Alberto Muraglia, diventato famoso per essere stato fotografato mentre timbrava il cartellino in mutande, ha affermato che ha sofferto per otto anni senza aver compiuto alcuna cattiva azione. Nonostante sia stato assolto completamente sia in primo grado che in appello, il Comune di Sanremo aveva rifiutato la sua richiesta di riapertura del procedimento disciplinare, confermando il suo licenziamento. Non è ancora chiaro se verrà presentato un ricorso in Cassazione.

Muraglia ha dichiarato di aver vissuto anni di grande sofferenza, in cui è stato ritratto come un mostro sulle prime pagine dei media di tutto il mondo mentre si trovava in mutande, nonostante non avesse commesso alcun reato. L’indagine in cui era coinvolto aveva portato, nell’ottobre 2015, agli arresti domiciliari di 43 persone, con altre ottanta sotto inchiesta.

Ora, il futuro di Muraglia è nelle sue mani, e può decidere se tornare effettivamente al lavoro. Se sceglierà di rinunciare al posto di lavoro, oltre agli indennizzi, potrà ricevere un’indennità di uscita.

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