Accusa il marito di averla tradita: prova a investirlo, lo picchia e sperona l’auto dei carabinieri

cARABINIERI

Accusa il marito di averla tradita e per questo, alla guida di un’automobile, si lancia in corsa contro il camion del congiunto. A bordo del mezzo, condotto dall’uomo, ci sono i tre figli piccoli della coppia, tutti in tenera età.

Per fermare la furia cieca della donna – classe 1983 – sono necessarie due pattuglie dei carabinieri. Prima dell’intervento degli uomini dell’Arma si attivano anche dei vicini. Il tutto si è verificato nel tardo pomeriggio di domenica, in una frazione di Basiliano (Udine) , dove la coppia vive. 

Verso le 18 in paese si sente un gran frastuono. I primi ad accorgersi della scena notano che un mezzo pesante è stato colpito da una vettura lungo una strada sterrata che costeggia un canale. L’impatto è stato violento e il camion ha rischiato di finire nel corso d’acqua. Alla guida del mezzo un uomo, al volante dell’automobile la moglie.

La donna prima lo insulta ripetutamente, accusandolo di aver avuto dei rapporti extra coniugali, e poi lo picchia, procurandogli diverse lesioni in volto. Con l’uomo viaggiano i bambini della coppia. Una delle prime persone a precipitarsi sul posto è un’anziana vicina di casa, mossa dalla volontà di proteggere i piccoli. La madre si dirige subito verso di lei e la spinge a terra con forza, procurandole un infortunio che le impedisce di rialzarsi in piedi.

Arrivano sul luogo della zuffa altri vicini, che ricevono lo stesso trattamento senza riuscire ad arrestare la violenza della presunta tradita, molto forte fisicamente. A quel punto la donna risale in auto e, dopo aver cercato di investire il marito, inizia a compiere una serie di evoluzioni alla guida della sua macchina. Tutti i presenti, potenzialmente nel mirino della donna, si tutelano nascondendosi dietro a un muro di cinta.

All’arrivo dei carabinieri e del personale sanitario la donna, ancora scatenata al volante dell’auto, prima colpisce un mezzo privato e poi una delle due macchine di pattuglia intervenute. La sua corsa si blocca solo grazie al malfunzionamento della vettura.

Così i militari – sei gli effettivi impegnati – riescono a immobilizzarla, rimediando una serie di contusioni, e a caricarla su una delle due ambulanze presenti. L’altra è stata necessaria per soccorrere la prima vicina intervenuta.

La 40enne, condotta al Santa Maria della Misericordia, è tenuta sotto osservazione dalla forza pubblica anche in ospedale. Dovrà rispondere delle ipotesi di reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Fonte:udinetoday.it

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