94enne salva una donna da uno stupro a Milano: «Ho usato una scacciacani, per fortuna non se ne è accorto»

94enne salva una donna da uno stupro a Milano
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Guida l’automobile, fa la spesa da solo, Bruno dimostra almeno 20 anni meno dei 95 che compirà il prossimo 11 gennaio. Siciliano di Scicli (Ragusa), a Milano dal 1958, ha lavorato come dirigente di un ente privato fino alla pensione. Non gli manca di certo la determinazione, quella che mercoledì mattina lo ha fatto irrompere in casa della vicina per bloccare il giovane extracomunitario che l’aveva aggredita puntandogli contro, fino all’arrivo dei carabinieri, una pistola. Era una scacciacani. Risponde alle domande con disarmante candore.

Signor Bruno (omettiamo il cognome per tutelare la vittima), ci si potrebbe chiedere chi glielo abbia fatto fare. 
«Ho sentito gridare la signora, sono uscito e l’ho vista seduta per terra sul pianerottolo vicino alla porta, disperata, con la faccia insanguinata che ripeteva “È ancora dentro, è ancora dentro”. Mentre arrivavano altri inquilini, la signora diceva che un uomo l’aveva seguita, era entrato in casa dietro di lei e l’aveva malmenata. Stava ancora dentro, ma nessuno aveva il coraggio di fare qualcosa, di entrare».

E lei cosa ha fatto? 
«Allora io sono andato a prendere la pistola».

La pistola? 
«Sì. È una scacciacani innocua che però sembra proprio vera (la mostra, ha il regolare tappo rosso sulla canna, ndr.). È tutta di metallo, pesa un chilo, un chilo e mezzo, se gliela do in testa è peggio di una pallottola vera».

Non temeva che l’aggressore si rendesse conto che era una pistola finta? «Lui non lo sapeva. È un cretino (sorride)».

Entra, dove lo ha trovato? 
«Era in camera da letto, credo in quella dei bambini».

E lei che ha fatto? 
«Gli ho puntato la pistola contro e si è messo paura. A me sembrava drogato».

Le ha detto qualcosa? 
«Cercava di farmi capire che non comprendeva l’italiano. L’ho fatto uscire e l’ho tenuto in piedi in corridoio».

E poi? 
«I carabinieri sono arrivati in pochi minuti».

Hanno visto la scacciacani e cosa hanno detto? 
«”La metta via”».

Lei ha mai usato armi? 
«Certo, sono un cacciatore».

Ha anche armi vere? 
«Un fucile da caccia calibro 20».

E perché non ha preso quello? 
«Sarebbe stato troppo, avrei spaventato i vicini e non c’era tempo da perdere, perché lo tengo in un armadietto chiuso, avrei dovuto prendere la chiave, aprire…».

Rifarebbe quello che ha fatto? 
«Non lo so. Per me la signora è come una sorella, ci conosciamo da tanti anni, i sui bambini mi chiamano nonno. Qualcosa bisognava fare». corriere.it

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