Ufficiali della Riserva Selezionata dei Carabinieri, Unarma chiede la revisione del limite di 36 mesi di richiamo

Bimbo salvato da Carabinieri

L’Associazione sindacale Unarma ha indirizzato al Ministro della Difesa e al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri una nota formale per chiedere una revisione della normativa che disciplina l’impiego degli Ufficiali della Riserva Selezionata dell’Arma dei Carabinieri, con particolare riferimento al limite dei 36 mesi complessivi di servizio richiamato previsto dal Decreto Ministeriale del 15 giugno 2022.

Il quadro normativo

L’istituto della Riserva Selezionata è previsto dagli articoli 674 e 987 del Codice dell’Ordinamento Militare (D.Lgs. 66/2010) e consente alle Forze Armate di avvalersi, in caso di necessità operative o addestrative, di personale civile in possesso di particolari professionalità non disponibili tra gli effettivi in servizio.
Per l’Arma dei Carabinieri, il sistema è stato attuato con diversi decreti ministeriali (2015, 2017, 2018 e 2022), che regolano selezione, formazione e impiego degli Ufficiali.

Attualmente, tali Ufficiali — inquadrati come Ufficiali di Complemento delle Forze di Completamento — possono essere richiamati in servizio solo per un periodo massimo di 36 mesi complessivi, indipendentemente dalle interruzioni. Unarma sottolinea come questa restrizione non sia prevista per le altre Forze Armate, dove il richiamo è possibile fino al raggiungimento del limite di età previsto dalla legge.

Le criticitĂ  evidenziate

Secondo la nota, la limitazione temporale riduce l’efficienza del sistema e comporta una perdita di professionalità e continuità operativa, poiché gli ufficiali impiegati non hanno il tempo di consolidare le proprie competenze all’interno dei reparti.
Viene inoltre evidenziato che l’impiego della Riserva Selezionata rappresenta per l’Arma una risorsa a basso costo, poiché gli ufficiali non percepiscono indennità di trasferimento e sono soggetti alla sola Cassa Stato per il trattamento di fine servizio.

La proposta

Unarma propone quindi di eliminare il limite dei 36 mesi, consentendo al Comandante Generale di richiamare in servizio gli ufficiali più meritevoli e qualificati anche oltre tale soglia, senza incorrere in rischi giuridici o economici per l’Amministrazione.
La proposta — si legge nella nota — non contrasta con la normativa vigente, né comporta automatismi di stabilizzazione, poiché l’accesso al servizio permanente rimane vincolato al superamento di un concorso pubblico, come previsto dall’art. 97 della Costituzione e confermato da recenti pronunce della Cassazione.

Unarma conclude sottolineando la necessità di un aggiornamento normativo che valorizzi le professionalità della Riserva Selezionata e consenta all’Arma di avvalersi in modo più efficiente di competenze qualificate, nel rispetto dei principi di efficacia, economicità e merito.

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