Un controllo di routine si è trasformato in tragedia. Lo scorso 2 giugno, l’agente Massimo Sanna, 53 anni, in servizio presso la Polfer di Tarvisio, è stato colto da un malore fatale mentre si trovava a bordo di un treno in transito nella stazione di Tarvisio Boscoverde.
I colleghi presenti hanno immediatamente compreso la gravità della situazione e allertato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti un’ambulanza e l’elisoccorso, che ha trasportato l’agente all’ospedale di Tolmezzo. Nonostante i tentativi del personale sanitario, Massimo Sanna non ha più ripreso conoscenza. Il suo cuore ha cessato di battere poco dopo l’arrivo in ospedale.
Una vita al servizio dello Stato
Originario di Anzio, Massimo Sanna aveva compiuto 53 anni da pochi giorni, il 13 maggio. Entrato giovanissimo nella Polizia di Stato nel 1991, ha svolto un lungo e onorato percorso in divisa: dalle volanti di Reggio Calabria e Palermo, alla specializzazione come sommozzatore del Nucleo Ossp presso il Comsubin.
Tra le operazioni più rilevanti a cui ha partecipato, figurano il recupero delle vittime del naufragio della Costa Concordia, le emergenze legate alle alluvioni in Emilia, e decenni di servizio presso la tenuta presidenziale di Castel Porziano, a Roma.
Sanna era considerato un punto di riferimento per i colleghi più giovani, sempre disponibile a offrire supporto, consigli e incoraggiamento. Stimato per la sua professionalità e umanità, lascia un ricordo profondo in chi ha avuto modo di lavorare con lui.
L’ultimo gesto di servizio
La sua morte, avvenuta durante l’orario di lavoro, ha colpito profondamente l’intera comunità della Polizia di Stato e il territorio friulano. Massimo Sanna lascia la moglie, tre figli, e decine di colleghi che lo stimavano profondamente, non solo come professionista, ma come uomo.