Tfs dipendenti pubblici: proposta di legge per accelerare i tempi di erogazione

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I dipendenti statali ricevono il Tfs (trattamento di fine servizio) dopo un lungo periodo di attesa: a volte aspettano fino a cinque anni. La Corte costituzionale ha sottolineato l’urgenza di intervenire, ma la questione è rimasta in sospeso per mesi 

Come riporta Il Messaggero, il deputato M5s Antonio Colucci ha presentato una proposta di legge che punta ad accelerare i tempi di erogazione: la prima rata, secondo questo provvedimento, dovrebbe essere pagata entro tre mesi dalla pensione

Tfs i dipendenti pubblici, nella proposta di legge anche la revisione delle soglie di pagamento

Nella proposta di legge c’è anche la revisione delle soglie di pagamento. Al momento, la prima rata del Tfs è limitata a 50mila euro. Le cifre più alte richiedono invece tempi di attesa superiori. Per accorciarli, si propone un incremento di queste soglie – fino a 63mila per la prima rata – adeguandole così all’inflazione 

In data 11 gennaio è iniziato l’iter in Commissione Lavoro alla Camera. Il presidente della Commissione Walter Rizzetto – Fratelli d’Italia – ha manifestato un cauto apprezzamento nei confronti della proposta e ha segnalato una possibile apertura bipartisan

Deve però ancora esprimersi il governo. Il Ministero dell’Economia dovrà inoltre valutare le risorse necessarie per attuare queste modifiche 

Tfs i dipendenti pubblici: le proteste dei sindacati

Nel frattempo arrivano le proteste dei sindacati: “A distanza di otto mesi dal pronunciamento della Corte costituzionale che dichiarava anticostituzionale il differimento e la rateizzazione del Tfr e del Tfs dei dipendenti pubblici, è molto grave che il governo non abbia ancora dato attuazione alla sentenza”, hanno commentato il segretario generale della Uil-Fpl Domenico Proietti, il segretario generale della Uil Scuola-Rua Giuseppe D’Aprile, e il segretario generale della Uil-Pa Sandro Colombi

“Le categorie del settore pubblico della Uil hanno da subito chiesto la rimozione immediata di questo vulnus, che rappresenta una grave penalizzazione per le lavoratrici e i lavoratori pubblici e una vera e propria appropriazione indebita da parte dello Stato”, proseguono i segretari

Tornano inoltre a chiedere alle istituzioni “che vengano definite al più presto le modalità per restituire il maltolto a milioni di lavoratori pubblici”

Come si legge sul sito della Uil, la differenza tra Tfr (trattamento di fine rapporto) e Tfs (Trattamento di fine servizio) è relativa alla loro natura. Il Tfr è una sorta di “salario differito”: una forma di accantonamento di quota del salario, rivalutato ed erogato al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il Tfs è un trattamento di natura previdenziale, ovvero prevede nel suo calcolo contributi distinti tra datore di lavoro e lavoratore

A differenza di quanto avviene per i lavoratori del settore privato, dove il Tfr viene erogato in genere entro 45 giorni dalla fine del rapporto di lavoro, per i dipendenti pubblici la tempistica varia a seconda delle cause di cessazione del rapporto di lavoro. Le scadenze dovrebbero essere queste: 90 giorni, per le pensioni di inabilità o per decesso del lavoratore, 12 mesi dalla data in cui si è cessati dal servizio per raggiungimento dei limiti di età e di servizio, 24 mesi, per tutti gli altri casi di cessazione 

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