Stato di Agitazione della Polizia Penitenziaria Regina Coeli: USPP Lazio sostiene l’iniziativa

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Dopo la Polizia Penitenziaria del carcere di Velletri in Stato di Agitazione anche quello del carcere di Regina Coeli e le motivazioni della protesta sono identiche, dove si registrano nelle ultime settimane, tanti casi di aggressioni e atti violenti di detenuti nei confronti del personale e mancanza di una politica che ripristini la sicurezza nelle carceri in generale.

La denuncia viene per conto della Segreteria regionale USPP Lazio all’indomani del comunicato stampa delle OO.SS. della CC. REGINA COELI e della nota documentata inviata alle autorità del DAP e del Ministero della Giustizia.

Una situazione che evidentemente inizia a stare stretto ad ogni agente penitenziario, subire botte, tentativi di sequestro ecc. ha raggiunto limiti insopportabili senza che dai palazzi di Largo Luigi DAGA 2 (sede del DAP) e di Via Arenula 70 (sede del Ministero della Giustizia) in Roma arrivino seri provvedimenti a circuire questi atti violenti.

L’atto di disagio della Polizia Penitenziaria si può leggere nei loro occhi, sentirli nei loro silenzi, continuare a lavorare in un contesto da soli con centinaia di delinquenti pronti a prenderti a mal parole e anche botte di ogni tipo, diventa frustrante e senza possibilità di difendersi da tutto questo. Non è sufficiente inoltrare qualche denuncia alla procura che per i tempi non porta a nulla considerato che chi si rende autore di questi reati non ha molto da temere dal carcere odierno. Pronti tutti ad investire economicamente e con politiche a sostegno di chi commette reati (case dell’amore, videotelefonate ecc.) e non per chi dovrebbe avere tutele e protezione a chi svolge sicurezza senza essere posti loro stessi in sicurezza!!!

USPP Lazio sosterrà anche questa iniziativa del personale di Polizia Penitenziaria di Regina Coeli che attraverso le rappresentanze sindacali locali hanno aderito allo stato di agitazione, richiamando anche in questo caso le Autorità Cittadine a sostenere questa iniziativa come è accaduto da parte del Sindaco di Velletri che ha partecipato in presenza alla manifestazione per stare vicino alla Polizia Penitenziaria della sua città. La Politica e quella che si occupa di chi sta male pur essendo dalla parte della legalità e la Polizia Penitenziaria fino a prova contraria combatte per dare legalità e sicurezza alla collettività!!!

A seguito dei fatti recenti di aggressioni nei confronti di agenti con ultimo caso del 6 Giugno scorso con tentativo di sequestro e ferimento con prognosi di 25 giorni, le Organizzazioni sindacali firmatarie di questo comunicato stampa hanno indetto Lo Stato di Agitazione per protestare a tutela del Personale di Polizia Penitenziaria di Regina Coeli e contro le carenze ben conosciute dall’Amministrazione Penitenziaria, totalmente assente nei problemi da risolvere con urgenza che riguardano;

  • Le aggressioni quotidianamente ripetute nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria della sede segnalate da detenuti violenti oramai fatti di pura cronaca mediatica, servono chiare linee d’intervento per l’ordine è sicurezza posta fortemente a rischio.
  • Una carenza di organico che sfiora le 190 unità rispetto ad un organico previsto di 516 unità che si aggiorna sempre più in negativo anche per il numero di casi assenti per violenze subite. L’assegnazione di unità nelle prossime settimane non è sufficiente a coprire le uscite dell’anno corrente.
  • L’eccessiva presenza di detenuti con sentenza passata in giudicato che creano ripetuti disordini per via delle legittime aspirazioni ad essere allocati in penitenziari dove vengono privilegiate le attività trattamentali.
  • La mancata istituzione delle sezioni chiuse per i detenuti facinorosi ed etero aggressivi con la conseguenza che gli stessi non vengano puniti dopo le aggressioni al personale.
  • Altri problemi legati all’organizzazione del lavoro, una corretta ripartizione degli incarichi interni e risposte concrete sulla gestione complessiva dell’ordine e sicurezza dell’istituto.

Il tutto racchiuso in un documento più dettagliato inviato alle Autorità dell’amministrazione (Capo DAP e Provveditore Regionale e per conoscenza al Gabinetto del Ministro della Giustizia, Prefetto), per la quale a breve comunicheremo altre forme di rivendicazioni consentite dalla legge, attraverso altri comunicati stampa.

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