Sparatoria in Caserma, ucciso il maresciallo Doriano Furceri. L’omicida giudicato idoneo al servizio nonostante soffrisse di un disagio psicologico

Sparatoria in Caserma ucciso il maresciallo Doriano Furceri
[sc name=”facebook2″ ][/sc]

Ad Asso (Como) un brigadiere dei carabinieri, Antonio Milia, ha sparato al proprio comandante di stazione, il luogotenente Doriano Fuceri.

Dopo aver compiuto il gesto, il militare si è barricato in caserma. Per sparare ha usato la sua pistola d’ordinanza: almeno tre i colpi esplosi verso il sottufficiale. Alcuni testimoni hanno riferito che il brigadiere ha urlato: “L’ho ammazzato”.

Ad Asso da un anno

58 anni il luogotenente “carica speciale” Furceri era giunto alla guida della caserma dei carabinieri di asso nel febbraio del 2021 dopo aver lasciato Bellano.

La carriera del maresciallo Doriano Furceri

Nei suoi 35 anni di servizio era  stato al comando di diverse stazioni lombarde, in Brianza e come detto sul Lario. Originario di Palermo aveva  lavorato proprio  nel reparto operativo del  capoluogo siciliano e aveva   partecipato alla missione all’estero nel Kosovo.

Furceri aveva  iniziato la sua carriera frequentando il corso sottufficiali a Velletri nel 1986, poi si era spostato a Firenze e aveva ottenuto il grado di vicebrigadiere nel 1988. Finita la scuola, si era  subito spostato in Lombardia a Seregno e anche a Merate.

L’omicida giudicato idoneo al servizio nonostante soffrisse di un disagio psicologico

Il brigadiere, da diversi anni in servizio nel paese del Comasco, era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Co) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Giudicato idoneo al servizio da una Commissione medico ospedaliera, era rientrato in servizio da alcuni giorni ed attualmente era in ferie.

Intervenuti anche i reparti speciali dell’Arma – Il brigadiere si è asserragliato in un locale all’interno dell’edificio, di tipo moderno, costruita una trentina di anni fa, e da quel momento, per nessuno è stato possibile sincerarsi delle condizioni del luogotenente. Intorno alla caserma di Asso sono quindi arrivati i reparti speciali dell’Arma, pronti a intervenire, con giubbotti antiproiettile e la loro strumentazione all’avanguardia.

Ingiurie e accuse contro il luogotenente, trasferito poi ad Asso – Il luogotenente Furceri era stato trasferito ad Asso nel mese di febbraio, dopo 17 anni trascorsi quale comandante della stazione di Bellano, sul lago di Como ma in provincia di Lecco. Il trasferimento era stato disposto dopo che il sottufficiale dal mese di dicembre dello scorso anno era stato oggetto di ingiurie e accuse con scritte anonime sui muri del paese. Le scritte denunciavano un presunto intrigo amoroso del comandante con più di una donna sposata, con i rispettivi mariti pronti a passare alle vie di fatto.

Un’altra scritta denunciava invece una situazione lavorativa irregolare in capo alla moglie del comandante. Il comando provinciale di Lecco aveva spiegato che “i fatti che riguardano il comandante della stazione di Bellano sono al vaglio dell’autorità giudiziaria e sono anche oggetto di un’autonoma inchiesta avviata dall’Arma dei carabinieri per stabilire i contorni della vicenda e anche per valutare la sussistenza o meno dei requisiti per la permanenza del militare nell’attuale incarico o di un eventuale trasferimento altrove, vanno verificati i fatti anche a tutela dell’interessato”. In seguito a questo, era poi scattato il trasferimento ad Asso. Le verifiche in queste drammatiche ore puntano a chiarire se i fatti possano essere messi in relazione con le accuse che determinarono il trasferimento di Furceri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!