Massimo spiegamento di forze in vista della cerimonia. Attesi capi di Stato, pellegrini e migliaia di fedeli da tutto il mondo. Il Viminale: “Massima attenzione contro ogni rischio”
Roma si prepara a vivere una giornata storica ma ad altissimo rischio sul piano della sicurezza.
In occasione dei funerali del Papa, in programma nei prossimi giorni, la Capitale sarà completamente blindata: decine di migliaia di persone sono attese in piazza San Pietro e nelle vie circostanti, tra cui capi di Stato, alte cariche ecclesiastiche, delegazioni internazionali e un’enorme folla di fedeli provenienti da ogni parte del mondo.
Il Viminale ha predisposto un piano di sicurezza straordinario, definito “uno dei più imponenti degli ultimi anni”, che prevede il coinvolgimento di oltre 10.000 unità tra forze dell’ordine, militari, agenti in borghese e personale dei servizi.
Sorvegliati speciali saranno tutti i principali snodi della città: aeroporti, stazioni, metropolitana, vie d’accesso al Vaticano.
Cecchini sui tetti e antidrone ad alta tecnologia
Tra le misure più scenografiche – e simboliche – ci sarà anche l’impiego di tiratori scelti appostati sui tetti attorno a San Pietro, pronti a intervenire in caso di minaccia immediata.
Non solo: per la prima volta sarà utilizzato il “bazooka antidrone”, un dispositivo a spalla in grado di neutralizzare droni ostili nel raggio di centinaia di metri, tecnologia già collaudata durante il G7.
Gli ingressi alla zona rossa intorno al Vaticano saranno filtrati da varchi con metal detector, controlli a tappeto e perimetri sorvegliati da unità cinofile e artificieri.
Nella Capitale saranno temporaneamente vietati anche il volo di droni civili e l’uso di fuochi d’artificio, mentre è stato chiesto il massimo coordinamento con Ferrovie, Atac e Aeroporti di Roma per prevenire congestioni e gestire il flusso straordinario di arrivi.
Piano d’intelligence e monitoraggio H24
La macchina dell’intelligence sarà in piena attività già dalle prossime ore. Il monitoraggio del web e delle comunicazioni sarà continuo, in sinergia con le agenzie internazionali, per prevenire ogni possibile minaccia, anche di matrice terroristica.
Il livello di allerta resta elevato, seppur non siano emersi segnali concreti di pericoli imminenti.
La città tra devozione e tensione
Per Roma sarà una giornata di raccoglimento, ma anche di grande tensione logistica e istituzionale. Il dispositivo predisposto punta a garantire sicurezza senza compromettere la partecipazione dei fedeli, in un evento che si preannuncia storico e dalla forte carica emotiva.