Poliziotto atterra un violento a Brescia – È diventato virale in poche ore il video dell’intervento di un poliziotto a Brescia, che con un solo colpo deciso alle gambe ha atterrato un immigrato in escandescenze, colto a prendere a pugni una volante della polizia.
Colpisce un’auto della polizia, agente lo immobilizza: IL VIDEO
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La scena, immortalata da una telecamera di sorveglianza e rilanciata sui social da Matteo Salvini, ha acceso un acceso dibattito sull’uso della forza da parte delle forze dell’ordine.
Il fatto
Secondo quanto ricostruito, all’arrivo della polizia l’uomo ha reagito violentemente, sferrando un pugno contro il finestrino di una volante.
Uno degli agenti, sceso dall’auto, ha agito con prontezza: lo ha immobilizzato con una tecnica rapida, colpendolo alle caviglie e facendolo cadere a terra, per poi ammanettarlo.
Condotto negli uffici di via Botticelli, l’uomo è stato denunciato a piede libero.
Non sono state trovate armi in suo possesso.
Poliziotto atterra un violento a Brescia: Gli accertamenti della Questura
La vicenda, però, non si è chiusa con l’arresto. La Questura di Brescia ha fatto sapere di aver avviato accertamenti interni sia sul comportamento dell’agente, sia sulla diffusione del video, che potrebbe essere stato ripreso direttamente dagli operatori in servizio.
Una decisione che ha suscitato molte critiche da parte di chi ritiene che l’intervento dell’agente sia stato tempestivo e proporzionato alla situazione di pericolo. “C’è chi vorrebbe che contro i violenti si rispondesse con confetti e fiorellini”, ironizza una pagina di sostegno alla Polizia di Stato, commentando l’apertura dell’indagine interna.
La polemicaIl caso ha scatenato centinaia di commenti sui social, divisi tra chi difende l’operato delle forze dell’ordine e chi, invece, chiede maggiori garanzie di proporzionalità nell’uso della forza.
La discussione si inserisce in un clima già molto acceso intorno al tema della sicurezza urbana e dell’immigrazione.
Nel frattempo, si attendono gli esiti delle verifiche disposte dalla Questura, che dovranno chiarire se l’intervento dell’agente rientri pienamente nei protocolli operativi previsti.
I Prefetti, i Questori, i comandanti generali e gli altri comandi superiori delle FF.OO., evidentemente SPOSANO le condotte persecutorie ed intimidatorie dei giudici contro gli Operatori di Polizia; infatti, da qualche tempo si attivano “motu proprio” disciplinatmente contro i loro dipendenti, in piena sintonia con l’A.G.
Evidentemente, il “piano”, escogitato a livelli superiori, è quello di scardinare i principi della civile convivenza e disgregare il tessuto sociale ed economico della nazione.