Poliziotti penitenziari nel vortice della violenza nel carcere di Belluno. Ancora aggressioni, minacce e danneggiamenti nelle serate di venerdì e sabato. A denunciare gli episodi i sindacati della polizia penitenziaria, che chiedono interventi urgenti da parte dell’Amministrazione penitenziaria.
Poliziotti penitenziari finiti al pronto soccorso, minacce con lamette
Tutto è cominciato nella serata di venerdì 27 settembre, con l’aggressione con sputi e schiaffi da parte di un detenuto della sezione “comuni” ai danni di un poliziotto, finito al pronto soccorso con prognosi di sette giorni. Aiutato da altri detenuti, l’aggressore ha poi preso di mira i citofoni e il sistema automatico di apertura dei cancelli dell’edificio, distruggendoli. Nel frattempo, altri reclusi hanno immobilizzato due agenti, minacciandoli con armi improvvisate all’interno del carcere: lamette fissate su manici di plastica e ferro. La situazione non è degenerata solo grazie all’intervento tempestivo di numerosi poliziotti richiamati in servizio.
“Una situazione drammatica”
Sabato sera si sono verificate altre due tentate aggressioni al personale di servizio all’interno della sezione “comuni”. In questa occasione sono stati gli stessi compagni di cella a intervenire per riportare la calma.
“La situazione drammatica è stata più volte denunciata al Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per il Triveneto – affermano i sindacati di categoria -. Occorre prendere provvedimenti il prima possibile”.