Anche la Polizia Penitenziaria sarà dotata di bodycam. Le telecamere indossabili, già in uso a forze dell’ordine come Polizia e Carabinieri, saranno introdotte entro giugno in 50 istituti penitenziari italiani, sia per adulti che minorili. Lo prevede una circolare del Ministero della Giustizia, recentemente inviata ai sindacati di categoria.
L’obiettivo è documentare le attività di servizio e rafforzare la tutela dell’ordine e della sicurezza all’interno delle carceri, fornendo uno strumento tecnologico in grado di registrare situazioni critiche o eventi eccezionali.
Polizia Penitenziaria: quando e come verranno usate le bodycam
Secondo le linee guida ministeriali, le bodycam saranno montate sul gilet tattico degli agenti e il loro utilizzo sarà deciso di volta in volta dal direttore dell’istituto. Le videocamere saranno attivate in occasioni specifiche, come:
- Perquisizioni straordinarie o generali
- Aggressioni al personale
- Episodi di autolesionismo, rivolte o tentate evasioni
- Proteste non violente (come barricamenti o battitura collettiva di oggetti)
Oltre agli istituti penitenziari, le telecamere potranno essere impiegate durante i trasferimenti di detenuti, le udienze o altri servizi sul territorio.
Garanzie sulla privacy e limiti d’uso
Il regolamento è stato approvato dal Garante per la protezione dei dati personali e stabilisce precisi limiti all’impiego delle bodycam. È vietato registrare all’interno delle celle, salvo in presenza di condizioni particolari che ne giustifichino l’uso.
Ogni dispositivo sarà associato a un agente attraverso un codice identificativo, impresso su ogni fotogramma insieme a data e ora. Una volta riconsegnata, la bodycam trasferirà automaticamente i dati al server centrale, dopodiché il dispositivo verrà resettato e pronto per un nuovo utilizzo.
Controlli sui filmati e divieti per gli operatori
La cancellazione dei filmati potrà essere effettuata solo da personale autorizzato e abilitato dal direttore o dal comandante dell’istituto. Ogni cancellazione dovrà essere registrata in un verbale ufficiale. È inoltre vietato conservare copie private dei filmati o divulgarne il contenuto.
L’acquisto delle prime oltre 700 bodycam è già stato bandito nei mesi scorsi e rappresenta un passo concreto verso una maggiore trasparenza e sicurezza nel sistema penitenziario.