Polizia di Stato: «Nessun pericolo dal vaccino AstraZeneca»

Vaccini forze di polizia

La Polizia di Stato lo dice con una circolare a tutti glil uffici: il vaccino AstraZeneca è sicuro, attenzione agli allarmismi diffusi in queste ore. Il 16 marzo Fabrizio Ciprani, direttore centrale di sanità del dipartimento di Ps guidato da Lamberto Giannini, ha messo nero su bianco una serie di considerazioni ripetute in queste ore tra molti specialisti e addetti ai lavori. La circolare rieplloga i motivi della sospensione del vaccino. Ricorda il contesto in atto. E le statistiche: non solo Covid-19 ma anche di patologie molto più diffuse. Lo sforzo è di sfatare dicerie, errori ed equivoci: Scatenati in crescendo dopo alcuni decessi.

I motivi della sospensione

Alcuni «gravi eventi» come le «patologie tromboemboliche» sorte in soggetti vaccinati nei giorni precedenti hanno determinato la sospensione di AstraZeneca. Ma in Italia «sono state utilizzate milioni di dosi di questo vaccino che ha provocato effetti collaterali nelle misure attese». Si tratta di «febbre, mialgie e astenie» in modalità «transitoria» e «in una piccola percentuale di soggetti». In base alle garanzie di «autorità internazionali e nazionali» non si trova per ora «alcuna correlazione causale» tra «i gravi eventi anche mortali quasi sempre di natura cardiovascolare» e i soggetti vaccinati poche ore o pochi giorni prima.

Il fattore tempo non dimostra la causalità

Il solo «elemento temporale», vale a dire la distanza ravvicinata tra vaccinazione e criticità sopraggiunta per la salute del paziente, non può dimostrare un nesso «di causa/effetto» tra dose somministrata e patologia cardiovascolare. In realtà in una «campagna di vaccinazione di massa» con la concentrazione delle dosi «in tempi ristretti a un numero elevatissimo di soggetti» diventa per la direzione sanità Ps «inevitabile che siano segnalati gravi eventi, prima di tutto le morti improvvise». Va individuato però se tra vaccino ed evento negativo c’è una relazione «casuale o causale». Di certo «le morti improvvise e le patologie tromboemboliche sono evenienze – scrive Ciprani – tutt’altro che rare».

Statistiche eloquenti

«Nel nostro Paese i dati disponibilil indicano che le morti improvvise cardiache sono dell’ordine di 0,95/1000 abitanti/anno, pari a 40-50mila nuovi eventi per ogni anno». Sarebbe perfino «un dato sottostimato». Non solo: un caso «su cinque colpisce la popolazione giovane e ancora attiva». Gli eventi critici, dunque, ci sono comunque e potrebbero presentarsi «a prescindere dalla pratica vaccinale». Mentre «i possibili effetti collaterali sono stati peraltro ben studiati – sottolinea la circolare – nella fase di sperimentazione del vaccino senza che si evidenziassero situazioni o casi di gravità».

Le vaccinazione fatte finora tra gli agenti

Nota il direttore centrale sanità Ps: «Al 15 marzo ben 53.000 operatori della Polizia di Stato, pari al 76% del personale che ha aderito alla campagna vaccinale, ha ricevuto la prima dose». Ciprani ricorda che dall’inizio della pandemia tra gli agenti si sono verificati 9mila casi di positività al Sars-CoV-2 con undici decessi. L’età media degli agenti è di 44 anni. Poi la circolare lo dice senza ombra di dubbi: «Per coloro che sono stati vaccinati anche con i lotti sequestrati dall’autorità giudiziaria, non vi è nessun pericolo e nessuna necessità di effettuare controlli, accertamenti clinici o terapie preventive».

Senza vaccini situazione molto più grave

Si comprende dalle statistiche «quale è stato e quale avrebbe potuto continuare a essere senza il ricorso alla vaccinazione l’impatto della pandemia nella nostra realtà». Attenzione, aggiunge la circolare della Sanità Ps,alla circolazione di notizie e documenti privi di «ogni attendibilità circostanziale e specifica». La nota non lo dice, ma in queste ore è circolata sui social perfino una raccomandazione a prendere dosi massicce di aspirina dopo il vaccino. Alcuni pazienti sono finiti in ospedale per emorragia gastrica.

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