Polizia di Stato in lutto: addio al commissario capo Mauro Antignano – Una perdita enorme per il mondo investigativo e per la Polizia di Stato. Mauro Antignano, commissario capo, se n’è andato improvvisamente a 58 anni, lasciando un vuoto incolmabile tra colleghi e magistrati che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco.
Dalla lotta ai clan mafiosi radicati a Milano alle indagini sulla “coppia dell’acido”, fino ai blitz contro il traffico di droga, il suo nome è legato ad alcuni dei capitoli più complessi della criminalità meneghina.
Prima alla sezione criminalità straniera della Squadra Mobile, poi alla guida del commissariato di Sesto San Giovanni e infine a quello di Lambrate, Antignano ha segnato un’epoca con la sua intuizione investigativa e la sua dedizione al lavoro.
Non amava apparire, preferiva restare dietro le quinte, ma il suo impatto era enorme. Per molti colleghi, era un maestro, un punto di riferimento per le nuove generazioni di poliziotti.
Lo ricorda con ammirazione chi ha condiviso con lui operazioni di grande portata, come il celebre sgombero del fortino della droga di via Cavezzali, a due passi da via Padova, nel quale 700 agenti entrarono in azione all’alba.
“Eri il migliore” – scrive un collega – “e non solo tra quei 700 sul campo. Eri il miglior poliziotto che abbia mai conosciuto. Un investigatore dall’intuito fulmineo, un maestro di vita, autorevole senza mai essere autoritario.”
Un addio che lascia sgomenti, ma un’eredità professionale e umana che resterà nel cuore di chi ha avuto l’onore di conoscerlo.