La Polizia di Stato si stringe attorno alla famiglia dell’assistente capo coordinatore Gianluca Talini, morto a seguito di un gesto estremo nella sua abitazione nella mattinata di lunedì. L’agente, 56 anni, prestava servizio alla sottosezione della Polizia Stradale di Alessandria Ovest (San Michele) ed era molto stimato dai colleghi.
Ancora sconosciute le cause che hanno portato al gesto disperato.
Chi era l’assistente capo coordinatore Gianluca Talini
Talini era considerato un punto di riferimento per la sottosezione della Polizia Stradale di Alessandria Ovest: un professionista competente, instancabile, con una lunga carriera alle spalle. Lascia la moglie e due figli.
La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto familiari, amici e colleghi che in queste ore hanno affidato ai social numerosi messaggi di dolore e cordoglio.
Il cordoglio della Polizia
La Polizia di Stato ha espresso vicinanza alla famiglia, sottolineando come la morte di Gianluca lasci un vuoto profondo non solo tra i suoi cari, ma anche all’interno della comunità professionale che per anni ha condiviso con lui impegno e servizio.
Un vuoto difficile da colmare
La scomparsa dell’assistente capo coordinatore ha colpito duramente l’ambiente della Polstrada, che perde una figura di riferimento. Il ricordo dei colleghi è unanime: Talini era un uomo disponibile, serio e sempre pronto ad aiutare gli altri.
Il problema dei suicidi in divisa
La morte di Gianluca Talini si inserisce purtroppo in un contesto più ampio e delicato: quello dei suicidi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine. Negli ultimi anni, sindacati e associazioni di categoria hanno più volte lanciato l’allarme sulla necessità di potenziare i servizi di supporto psicologico e di prevenzione per il personale in divisa.
La pressione del lavoro, i turni usuranti e le difficoltĂ personali possono infatti incidere pesantemente sul benessere degli operatori di polizia, rendendo urgente un impegno concreto delle istituzioni per garantire ascolto, assistenza e strumenti di tutela.