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Pesaro, la denuncia dell’ex cestista Joe Blair: «Fermato dalla polizia perché sono nero». Il sindacato «Accuse sterili, non siamo negli Usa»

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Polizia di Stato
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Fermato dalla polizia per un controllo ai documenti. Il motivo? «Il colore della pelle». È successo a Pesaro a Joe Blair, ex campione di basket, in Italia dal 1998 e per anni alla Scavolini Pesaro, che è stato avvicinato dagli agenti mentre si trovava fuori da una lavanderia insieme ai figli. Alla richiesta dei documenti, l’ex giocatore, ora allenatore in Nba, ha mostrato la patente statunitense e, subito dopo, ha denunciato l’accaduto su Instagram con una serie di storie, diventate virali in pochi minuti.

Fermato dalla polizia per un controllo ai documenti. Il motivo? «Il colore della pelle». È successo a Pesaro a Joe Blair, ex campione di basket, in Italia dal 1998 e per anni alla Scavolini Pesaro, che è stato avvicinato dagli agenti mentre si trovava fuori da una lavanderia insieme ai figli. Alla richiesta dei documenti, l’ex giocatore, ora allenatore in Nba, ha mostrato la patente statunitense e, subito dopo, ha denunciato l’accaduto su Instagram con una serie di storie, diventate virali in pochi minuti.

«Se non fossi stato un ex giocatore, ma semplicemente una persona nera che gira per questa città, sarebbe stato un problema. Non va bene questa cosa», ha lamentato su Instagram, «noi come esseri umani dobbiamo essere meglio di così. Io non ho mai avuto nessun problema del genere a Pesaro e mi dispiace tanto. Come sapete c’è un gran pezzo del mio cuore in questa città».

La replica del sindacato di polizia

A stretto giro è arrivata la risposta del sindacato di polizia Silp Cigl, che ha definito «sterili e inutili» le proteste di Blair per un controllo «normalissimo». «Probabilmente, per uno strano incrocio di destini e provenienza, hai immaginato al momento del fermo che la polizia italiana potesse essere simile a quella americana», ha replicato il sindacato. «Errore. La polizia italiana è talmente avanti e porta come scorta errori del passato, che le permettono oggi di essere una polizia civile e democratica».

E ancora: «Qui non ci sono George Floyd ed il Black lives matter non ha ragion di esistere. A Pesaro ancor di più. Quindi se proprio ci tieni», conclude il messaggio rivolto a Blair, «chiedi un incontro con i poliziotti che ti hanno controllato, fa una diretta Instagram e chiarisci, ma soprattutto racconta la verità».

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