È polemica al liceo scientifico “Donato Bramante” di Magenta, dove un gruppo di docenti ha espresso ferma opposizione alla partecipazione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri a un progetto scolastico volto alla promozione dei valori costituzionali.
L’iniziativa, come riporta ilgiornale.it , rientra in un protocollo siglato tra il Ministero dell’Istruzione e l’Associazione, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti su temi quali il tricolore, l’inno nazionale, la Patria e la Costituzione.
I professori, in una lettera indirizzata alla dirigenza scolastica, hanno manifestato il proprio dissenso, definendo l’approccio dell’associazione in contrasto con la visione educativa promossa all’interno dell’istituto.
«Il decalogo valoriale proposto dai Bersaglieri – scrivono – prevede concetti come obbedienza, conoscenza delle proprie armi, sentimento della famiglia e fiducia fino alla presunzione. Valori nei quali non ci riconosciamo e che non rispecchiano il nostro lavoro educativo».
I docenti hanno inoltre criticato la visione della famiglia come valore assoluto, sottolineando che «non la consideriamo un obiettivo da perseguire a ogni costo, né le attribuiamo una sacralità che esula dalle nostre competenze professionali».
Le reazioni politiche
Non si è fatta attendere la replica politica. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso disappunto per quella che ha definito una “presa di posizione ideologica” che non terrebbe conto del valore storico e civile rappresentato dai Bersaglieri:
«Donne e uomini che servono la Nazione con disciplina, generosità e spirito di sacrificio», ha affermato, rivolgendosi al corpo con un messaggio di stima.
Anche Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega, ha criticato duramente la posizione dei docenti:
«La scuola può portare gli alunni in moschea o indottrinarli con la teoria gender, ma guai se incontrano i Bersaglieri. È inaccettabile. Non possiamo accettare questa deriva del politicamente corretto che cancella i nostri simboli e tradizioni».
Una discussione ancora aperta
Al momento, il progetto non risulta annullato, ma la lettera dei docenti ha riacceso il dibattito nazionale sul rapporto tra scuola, valori patriottici e neutralità ideologica dell’educazione pubblica. Il caso di Magenta potrebbe essere il primo di una più ampia discussione su come declinare l’educazione civica e i valori costituzionali nel contesto scolastico contemporaneo.