“L’Arma dei Carabinieri non si tocca”. Tor Bella Monaca, mille in corteo: contro i clan la fiaccolata della legalità

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È iniziata poco dopo le 18.30 la fiaccolata della legalità a Tor Bella Monaca, dedicata alla pattuglia dei carabinieri aggredita lo scorso 5 gennaio nel quartiere. La manifestazione è partita da viale Santa Rita da Cascia, luogo dove è avvenuta l’aggressione. In testa al corteo, preceduti da una bandiera italiana e dal gonfalone del Comune di Roma, il sindaco Roberto Gualtieri, il presidente del Municipio Roma VI, Nicola Franco, l’assessora alle Politiche della sicurezza, Monica Lucarelli, e il candidato per il centrosinistra alle elezioni regionali del Lazio, Alessio D’Amato.

Presenti anche la presidente dell’assemblea capitolina, Svetlana Celli, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri («sono qui per esprimere solidarietà»),  il questore Carmine Belfiore e il prefetto Bruno Frattasi. In mano candele rivestite di carta rosa o gialla, in tanti partecipano al corteo. Alcuni reggono lo striscione con le parole di Paolo Borsellino: «Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola». Seguono un altro striscione del nuovo sindacato dei carabinieri, e un terzo, «l‘Arma dei carabinieri non si tocca». E ancora:  «Il Municipio Roma VI dice basta».

Cartelli sfilano sorretti da molti giovani: «La criminalità uccide il futuro», «Basta criminalità organizzata», «Tor Bella Monaca libera dalle mafie». Alla partenza sono state lette frasi di Carlo Alberto Dalla Chiesa, papa Francesco e Giovanni Falcone ed è risuonata la canzone «I cento passi» dei Modena City Ramblers. 

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