Un capitano della Guardia di Finanza è sotto inchiesta per violenza sessuale e lesioni aggravate ai danni di una sua allieva, frequentante il primo anno della Scuola Ispettori di Coppito (L’Aquila).
La denuncia risale a maggio scorso ed è stata inoltrata sia alla Procura ordinaria dell’Aquila sia a quella militare di Roma.
Secondo l’accusa, il capitano – un 33enne originario della Sicilia – avrebbe convinto la giovane a recarsi nella propria abitazione con la promessa di mostrare anticipatamente le domande dell’esame di economia politica, dati ufficiali riservati ai futuri sottufficiali. Lì si sarebbe consumato l’abuso.
Tre finanzieri indagati per maltrattamenti
Nella stessa vicenda, altri tre ufficiali della stessa Scuola sono stati indagati per maltrattamenti in concorso.
Gli inquirenti hanno individuato chat su WhatsApp in cui questi ufficiali commentavano insensibili frasi come «Diamo il via alla caccia» e «quella la punisco se non fa come dico io», rivolte presumibilmente all’allieva e ad altre potenziali vittime.
I messaggi facevano riferimento a un gruppo in cui si scambiavano foto delle studentesse, configurando comportamenti vessatori con chiaro abuso di potere .
Provvedimenti del Comando e la reazione dell’istituzione
Il Comando Generale della Guardia di Finanza, dopo la denuncia, ha disposto l’immediato trasferimento dei quattro ufficiali per incompatibilità ambientale. Si tratta di misure precauzionali mentre proseguono le indagini.
Inchieste su più fronti
La Procura di L’Aquila e quella militare hanno entrambe aperto fascicoli. La prima ha avviato l’inchiesta principale per violenza sessuale, mentre la seconda indaga per maltrattamenti e abusi di autorità.
Le autorità giudiziarie potrebbero procedere a incidenti probatori e ad ascoltare ulteriori testimoni tra le allieve