La storia del camion pieno di droga caduto dal Ponte Morandi è una bufala. La smentita delle Forze dell’Ordine

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La storia del camion imbottito di hascisc caduto dal Ponte Morandi non torna proprio. Quel tir con 900 chili di droga non è precipitato sicuramente il 14 agosto 2018 da Genova. E forse si tratta di una messinscena per giustificare la sparizione del carico. La vicenda comincia con l’operazione “Blu Notte” della Dda di Reggio Calabria. Nelle intercettazioni ambientali del boss di Rosarno Francesco Benito Palaia con l’affiliato Rosario Caminiti si racconta la faccenda: «Quando è caduto Ponte Morandi, se vai al primo video, è caduto un furgone…

È un eurocargo giallo, lo vedi benissimo è giallo, con una cella frigorifera, piccolino! È caduto paru (orizzontale, ndr)…Come è caduto il ponte si è seduto… gli è caduta una macchina sopra».

L’eurocargo frigo giallo

C’è un problema. Come aveva già fatto notare Verità & Affari, dai filmati del crollo si vede solo Opel Corsa gialla che viaggiava a 20 secondi dal camion Basko, il furgone che riuscì a fermarsi a pochissimi metri prima dalla voragine che spezzò il ponte. L’auto è caduta durante il crollo del Morandi, e su di lei è piombato un altro veicolo. Ma non certo un camion giallo. L’edizione genovese di Repubblica fa notare oggi che non ne ha notizia la Polstrada e non sanno niente nemmeno gli uomini della Guardia di Finanza di Genova che per 4 anni hanno indagato sul crollo. E ancora: nel crollo sono rimasti coinvolti in tutto tre camion.

C’era il tir che trasportava una bobina di acciaio, quello finito dentro il torrente e quello che trasportava mobili. E che era bianco e non giallo. Alla guida c’erano due cittadini stranieri, un moldavo e un rumeno, morti nella tragedia. Era di proprietà della ditta Alba di Stains (Francia). Gli agenti della polizia giudiziaria sono entrati nel camion per recuperare gli oggetti personali dei deceduti. «Se ci fossero stati 900 chili di droga ce ne saremmo accorti», dicono al quotidiano. I carabinieri di Genova e Latina hanno indagato sull’eurocargo bianco (che non aveva una cella frigo).

Il mezzo è rimasto a Bolzaneto almeno fino a ottobre 2018. Poi è stato trasferito. Senza alcun legame con la ‘ndrangheta.

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