A partire da settembre 2025, l’Ammiraglio Sergio Liardo assumerà il comando del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, subentrando all’Ammiraglio Nicola Carlone. La nomina è stata approvata dal Consiglio dei Ministri, su proposta congiunta dei Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Difesa, e sentito il parere del Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso pubblicamente un sentito ringraziamento all’Ammiraglio Carlone per il servizio svolto e i risultati conseguiti durante il suo mandato. Il passaggio di consegne arriva in un momento strategico per il comparto marittimo italiano, in cui la Guardia Costiera è chiamata a un ruolo sempre più centrale nella Blue Economy e nel presidio della sicurezza marittima.
Guardia Costiera Sergio Liardo Comandante Generale: nuove sfide operative e potenziamento del Corpo
La nomina dell’Ammiraglio Liardo si inserisce all’interno di un piano di rafforzamento delle capacità operative del Corpo, che – nelle intenzioni del Ministero – dovrebbe portare a un incremento degli organici fino a 15.000 unità.
L’obiettivo è potenziare le attività di vigilanza, soccorso, sicurezza e tutela ambientale, anche nelle acque interne come i grandi laghi del Nord, recentemente affidati alla competenza della Guardia Costiera.
Questo ampliamento contribuirà al miglioramento della competitività del sistema portuale e logistico italiano, rafforzando la capacità di gestione dei flussi commerciali marittimi e garantendo una maggiore integrazione tra le reti intermodali.
Una visione per una Blue Economy sostenibile
L’arrivo dell’Ammiraglio Liardo alla guida del Corpo è visto come un punto di svolta per le politiche marittime nazionali, in un momento in cui l’Italia punta a consolidare il proprio ruolo di hub logistico del Mediterraneo. Il rafforzamento della presenza capillare della Guardia Costiera e gli investimenti sul capitale umano rappresentano una leva strategica per promuovere trasporti marittimi sostenibili, sicurezza della navigazione e vigilanza ambientale.
L’azione del nuovo Comandante Generale sarà quindi cruciale per traghettare il Corpo in una fase di modernizzazione e crescita, a beneficio dell’intero sistema Paese.