Esercito Italiano: Ancora un’estate senza “polo”

Esercito italiano polo

Alle porte dell’estate 2022, il personale dell’Esercito Italiano e in particolare quello impiegato a Strade Sicure, in soccorso ai colleghi della Polizia di Stato, dovrà anche quest’anno rischiare gli effetti del “colpo di calore” per il mancato utilizzo del capo di vestiario “polo”?
E’ quanto si domanda il Direttivo Nazionale del Sindacato SIAMO Esercito

Infatti, malgrado le richieste formulate e le proposte avanzate, l’introduzione della polo pare sia ancora un sogno irraggiungibile.
E mentre oramai tutte le Forze Armate si sono dotate già da tempo di questo capo, nell’Esercito Italiano abbiamo assistito negli anni solo ad un debole intervento nel 2013 per la sua istituzione, ma senza introduzione nel ciclo logistico e quindi senza che nessuno predisponesse la successiva distribuzione, riservando la possibilità del suo acquisto al personale tramite il libero commercio, predisponendone un utilizzo esclusivo all’interno dell’infrastruttura militare e soltanto laddove tutto il personale ne fosse in possesso.
Sarà quindi facilmente intuibile dai più quale sia stato in realtà l’epilogo.

Riteniamo oramai non più rinviabile un intervento dello Stato Maggiore Esercito, per l’introduzione e la distribuzione della polo, non solo per uniformare il nostro esercito a quanto già previsto per le altre amministrazioni, ma soprattutto per prevenire i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, eliminando nel contempo le molteplici criticità derivanti da una applicazione difforme delle disposizioni sull’uso delle uniformi.

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