Esercito, circolare trasferimenti 2025: le richieste di ASPMI

TAR Lazio diniego assegnazione temporanea militare

Esercito, circolare trasferimenti 2025 – L’Associazione Sindacale Professionisti Militari (ASPMI) esprime piena soddisfazione per le recenti modifiche apportate dallo Stato Maggiore dell’Esercito alla circolare relativa ai trasferimenti a istanza di parte per l’anno 2025. Un passo nella giusta direzione che recepisce, almeno in parte, le istanze portate avanti con impegno dalle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.

Tra i principali aggiornamenti positivi segnalati da ASPMI figurano il ripristino della procedura di avvicendamento reciproco, la revisione delle decurtazioni di punteggio per assenze dovute a malattia, infermità o sanzioni di Stato, e l’adeguamento dei vincoli di impiego in funzione degli EDRC di appartenenza.

“Si tratta di segnali importanti – sottolinea l’Associazione – che evidenziano una concreta attenzione verso il personale e la disponibilità del vertice militare ad accogliere proposte orientate al miglioramento delle condizioni operative e organizzative.”

Esercito, circolare trasferimenti 2025: le nuove proposte di ASPMI


Pur riconoscendo il valore delle modifiche apportate, l’ASPMI ribadisce che il sistema di trasferimenti può e deve essere ulteriormente perfezionato. In quest’ottica, è stato trasmesso allo Stato Maggiore un documento contenente proposte integrative, finalizzate a rendere la procedura più equa, trasparente e rispondente alle effettive esigenze del personale.

Ecco i principali punti evidenziati:

  1. Riconoscimento dei periodi di assegnazione temporanea
    Ad oggi, il personale temporaneamente assegnato a un ente non può concorrere alla mobilità prima del termine minimo di permanenza previsto, anche se presta regolare servizio. ASPMI propone che anche i periodi di assegnazione temporanea vengano computati nel calcolo del requisito di permanenza.
  2. Inizio servizio e decreto di immissione in ruolo
    Vi sono casi in cui il militare, pur avendo ricevuto il decreto di immissione in ruolo, inizia il servizio effettivo dopo un lungo intervallo. La proposta è di considerare anche il periodo tra la data del decreto e la decorrenza del provvedimento, così da evitare ritardi che possono arrivare fino a quattro anni.
  3. Trasferimenti post-idoneitĂ  parziale
    Il personale con giudizio medico-legale di non idoneità parziale o non idoneità all’incarico posseduto attende spesso per mesi una nuova assegnazione, ma è escluso dalla mobilità per ulteriori due anni. L’Associazione chiede che la domanda possa essere presentata già nell’anno in cui viene formalizzato il nuovo incarico.
  4. Limite di etĂ  per posizioni organiche tecniche
    L’innalzamento del limite d’età per i profili tecnici (operatore, conduttore, elaboratore elettronico, sorvegliante di cantiere) ha penalizzato chi presta servizio in incarichi specifici non sempre previsti nelle tabelle ordinative. ASPMI propone di ripristinare il limite di 40 anni previsto nella procedura 2024.
  5. Attribuzione dei punteggi PEFO
    Il sistema attuale calcola il punteggio PEFO retroattivamente sui tre anni precedenti, penalizzando chi non ha potuto svolgere le prove. La proposta: decidere eventuali decurtazioni solo nei casi in cui le prove non siano state sostenute o superate, e non per impossibilitĂ  oggettive.
  6. Decurtazioni legate a sanzioni di Stato
    La normativa prevede una decurtazione di 60 punti nei primi cinque anni e 30 nei successivi cinque per i destinatari di sanzioni di Stato. Tuttavia, l’articolo 179 del Codice Penale prevede la riabilitazione giuridica dei soggetti reintegrati. ASPMI propone che tale decurtazione venga azzerata dopo cinque anni, per garantire un’autentica reintegrazione.
  7. Punteggio chilometrico e sedi disagiate
    L’attuale calcolo della distanza non tiene conto delle effettive condizioni di impiego né della qualità dei collegamenti. Il punteggio si basa spesso su sedi temporanee (es. per legge 104 o art. 42-bis), e non riflette il disagio reale. Si propone l’introduzione di un punteggio incrementale per ogni anno di servizio prestato in sedi definite disagiate, valorizzando i sacrifici del personale impiegato in contesti complessi.

Verso una mobilitĂ  continuativa

In chiusura, l’ASPMI lancia una proposta di riforma di ampio respiro: rendere continuativa la ricerca di personale presso i Reparti, superando il modello attuale basato su un’unica circolare annuale. Questa soluzione permetterebbe maggiore flessibilità e tempestività, in linea con le esigenze di una Forza Armata moderna, dinamica e orientata alla valorizzazione delle sue risorse umane.

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